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Tiburtina: disagi nella rete ferroviaria romana e nazionale

Creato il 25 luglio 2011 da Yellowflate @yellowflate

Incendio alla Tiburtina, traffico e trasporti a Roma in paralisiROMA Tiburtina, ingenti sono i danni causati dal rogo divampato prima dell’alba di domenica.  Massimiliano Gaddini, comandante provinciale dei vigili del Fuoco ha dichiarato che l’incendio potrebbe essere stato causato da qualche ” causa elettrica ma dobbiamo valutare una volta che entreremo nel cavidotto, dove è iniziato l’incendio: comunque ci è sembrato molto un classico incendio generato da cause elettriche: al 90% mi sento di escludere altre causa”. L’incubo sembra essere cessato esclusivamente dopo le 19 di domenica, ben oltre 12 ore di fiamme hanno devastato l’edificio coinvolto e i VVFF aspettano che la struttuea si sfreddi per poter dare dei pareri tecnici, in merito Gaddini dichiara: “la struttura è degli anni Trenta e quindi non possiamo escludere un possibile crollo. Tutto comunque è nato da un cavidotto molto stretto abbastanza difficile da raggiungere. Questo ha impedito operazioni rapide anche perche l’estensione del cavidotto 1 km e mezzo circa ed è bruciato quasi tutto. L’incendio si è propagato all’edificio bruciato dove ci sono archivi e uffici. Anche per questo non possiamo riaprire la stazione”. Si preannuncia un “inferno” che non sarà facile da gestire infatti oltre i ritardi odierni la normalità del ferrato non sembra tornare immediatamente e i treni viaggeranno in ritardo per parecchio, la mobilità ferroviaria capitolina sarà “turbata” per oltre un mese, mentre Rete Ferroviaria Italiana ha già formalmente annunciato l’istituzione di una commissione d’inchiesta e ipotizza che l’innesco sulla linea possa essere dovuto a manipolazioni sulla rete elettrica, in particolare a furti di cavi. «Eventi simili a quello accaduto nella stazione Tiburtina sono, per esperienza, attribuibili a tre tipologie di cause: fulminazioni dirette di cavi elettrici per scariche atmosferiche; contatti diretti su apparecchiature o parti di impianto di segnalamento a bassa tensione per rottura e caduta linee elettriche ad alta tensione (3mila volt) che forniscono energia di trazione ai treni ; oppure manipolazioni o asportazioni di cavi o di collegamenti in rame o alluminio che provocano anomali funzionamenti degli impianti, anche in tempi differiti rispetto al momento del danneggiamento».

«La ricostruzione dei fatti mostra che alle ore 4 circa veniva segnalato, da parte del personale in servizio, la presenza di fumo negli impianti tecnici di comando e controllo del segnalamento ferroviario, sebbene dai sistemi di monitoraggio dell’alimentazione delle linee elettriche efficienti, non si avevano segnali premonitori, come aperture dell’interruttore di protezione dei circuiti elettrici né di bassa tensione né di alta tensione. Per quanto descritto, non essendoci stati interventi delle protezioni, prosegue ora l’analisi in merito alla terza causa potenziale ovvero di altre eventuali di cui non si ha esperienza, e allo scopo è stata istituita una commissione di inchiesta».

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