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Il Giappone comincia a tirare le somme del passaggio del tifone Whipa sulle sue coste. I morti sarebbero almeno 24 e centinaia i feriti, mentre mancherebbero all’appello almeno 27 persone. Le ricerche di sommozzatori e forze dell’ordine si sono concentrate sull’isola di Izu Oshima, che è stata la zona più copita dal passaggio del tifone, che ha causato crolli di case e alberi e, soprattutto pesanti smottamenti del terreno, che è franato seppellendo decine di persone sotto la terra e sotto le macerie delle case distrutte o portate via dalle inondazioni causate dalle piogge torrenziali. Oltre ai tentativi di ritrovare i dispersi, però, non si placano anche le polemiche contro il sindaco di Oshima, Masafumi Kawashima, reo secondo alcuni di non aver ordinato l’evacuazione dell’isola prima del passaggio del tifone. Il sindaco ha cercato di difendersi, prima scusandosi per quello che la sua decisione, indirettamente, ha provocato alla popolazione dell’isola: “vorrei scusarmi perché alcune persone potevano essere salvate se avessimo consigliato o ordinato l’evacuazione”. Kawashima ha comunque spiegato che la sua decisione è stata dettata dalla preoccupazione che ordinare l’evacuazione proprio durante l’avvio delle forti piogge e l’inizio delle inondazioni avrebbe potuto causare un bilancio ancora più pesante. Ma il tifone Whipa non ha causa problemi solo sull’isola di Oshima. La tempesta si è abbattuta, anche se con minore intensità, sulla zona che ospita la disastrata centrale nucleare di Fukushima, che nonostante le operazioni di sicurezza in vista dell’arrivo del tifone, sembra aver sofferto danni alle strutture e una perdita non ancora quantificata di materiale radioattivo, con il conseguente aumento dei livelli di radiazione. Si teme inoltre che le forti piogge abbiano smosso e sollevato il terreno contaminato.