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Tifosi Juve: “Facciamo   quello che vogliamo”

Creato il 10 novembre 2013 da Mbrignolo
Tifosi Juve:

Lo striscione esposto dai tifosi della Juve che poco dopo
canteranno “Facciamo il c… che vogliamo”

VITA TIFOSA (Juventus Stadium, Torino). Come spesso accade nell’ultimo periodo, anche questa sera ci troviamo a raccontarvi “live” la provocatoria contestazione di una tifoseria nei confronti delle istituzioni per l’ormai noiosa questione delle sanzioni dovute alle discriminazioni territoriali.
Prima e durante Juventus-Napoli, come c’era da aspettarsi si sono sprecati i cori nei confronti dei tifosi napoletani, dal “Tu sei napoletano, io no, io no”, al “Noi non siamo napoletani”: cantilene entrate nella routine dell’ultrà “modello” e che in queste settimane sono tornate in auge divenendo veri e propri tormentoni.

Attorno alla mezz’ora della partita, ecco materializzarsi il messaggio provocatorio apparentemente diretto ai tifosi avversari ma in realtà vero e proprio guanto di sfida dei confronti delle istituzioni, su tutti ovviamente FIGC e Giudice Sportivo. Con uno striscione raffigurante il Vesuvio – peraltro “fumante” grazie a dei fumogeni utilizzati appositamente nonostante il divieto di introdurli all’interno dello stadio – i tifosi della Curva Sud ne hanno esposto un altro con riportata questa frase: “Ed ora ridiamoci sopra: lavaci col fuoco, dai Vesuvio lavaci col fuoco”. Guanto di sfida, quindi, lanciato anche dal tifo bianconero, che al messaggio dello speaker dello stadio che chiedeva loro di smetterla hanno risposto in coro: “Noi facciamo il c…. che vogliamo”.

Proprio sull’atteggiamento dei propri tifosi, Beppe Marotta, Ad juventino, si era espresso poco prima dell’inizio della gara: “Siamo preoccupati – aveva dichiarato Marotta – e credo che lo sia tutto il movimento calcistico, per i fatti che continuano ad avvenire, come quelli di oggi a Nocera. Sono situazioni che danno un esempio negativo al nostro calcio, che già ha bisogno di essere veramente rivalutato dal punto di vista dell’immagine e non solo dal punto di vista dei risultati tecnici. Ci dispiace, vorrei tanto che i tifosi potessero citare solo la squadra e non rivolgere cori offensivi. Che poi, alla fine, io lo considero un autolesionismo, in quanto le punizioni riguardano anche le tifoserie. È un dato che dovremmo cercare tutti insieme di debellare.”

Contenuto ceduto in esclusiva dall'agenzia alaNEWS. Riproduzione vietata. Anno 2013.

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