Stregata dalla luna e un Timballo di Maccheroni con polpette e salsa al vino rosso
Secondo post della giornata per il secondo contest, quello di Patty, a cui tenevo davvero tanto e che al solito, quasi mi lasciavo scappare. Quasi, perché in realtà, pur facendo altre cose, organizzando, viaggiando, cucinando e soprattutto stirando (!!) ho continuato a pensarci.
Mi piace moltissimo il cinema e molti erano i film che si prestavano a questo gioco intelligente e curioso: infine ho deciso per questa commedia sofisticata e intensa di Norman Jewison
Stregata dalla Luna, regia di N.Jewison. Con: Cher, Nicholas Cage, Olimpia Dukakis, Danny Ajello, Vincent Gardenia (1987)
Una luna enorme e luminosa ingombra il cielo newyorkese, liberando i protagonisti del film dalla scorza che imbriglia i loro veri sentimenti e le loro passioni.
Loretta Castorini è una vedova non più giovanissima, figlia unica di una famiglia italoamericana ; il suo primo matrimonio, toccato dalla sventura, è stato brevissimo e ora, stanca della sua condizione, accetta, più per ragionamento che per sentimento, la proposta di nozze di Johnny Cammareri, che è però in frettolosa partenza per Palermo, dove si trova l’anziana madre moribonda. Prima di partire Johnny chiede a Loretta di invitare al matrimonio il fratello Ronny, con cui non ha contatti da anni a causa di una brutta lite. Loretta incontra Ronny, e tra i due esplode una travolgente passione. Così la donna, ad un mese dalle nozze si troverà confusa e innamorata, divisa tra la prospettiva di un matrimonio solido, ma senza amore con Johnny e la tentazione della passione provata per il giovane e romantico panettiere, che ama l’opera e che guarda lei come se fosse la donna più bella e desiderabile del mondo.
Commedia sofisticata e romantica, in Stregata dalla luna trionfa l’immaginario italoamericano da grande schermo: vino rosso, opera lirica, gelosie, machismo e mammismo, canzoni di Dean Martin incluse, senza però scadere mai nel cattivo gusto, solo appena garbatamente sopra le righe.
Confesso, ho scaricato il film e l’ho rivisto, dopo anni, l’altra sera. Ho meditato a lungo su cosa cucinare per rendere l’essenza di questa commedia e fino a ieri sera non sapevo proprio come risolvere… poi questa notte, le caratteristiche del piatto si sono rivelate:
Carne: per la passione
Vino rosso: si beve molto nel film, ma soprattutto il vino è profumo intenso,sensualità, voluttà.
Pasta e salsa di pomodoro: facili, immediati emblemi dell’italianità, sanno trasmettere anche il senso della famiglia, della tavola, della tradizione.
E poi ci voleva qualcosa che rimandasse ad un prima e un dopo, alla scoperta e all’avventura…e l’ho trovata nella crosta, che si deve affrontare ed aprire, a rivelare la calda passione e i veri sentimenti.
Timballo di maccheroni con polpette e salsa al vino rosso.
per la pasta frolla salata:
300 g di farina
100g di burro
1 tuorlo d’uovo
acqua gelata, qb (circa 80g)
Per la salsa al vino:
una bottiglia di vino rosso
una foglia d’alloro
4 bacche di ginepro
pepe in grani
sale
1/4 di cipolla
1 spicchio d’aglio
per la bechamelle:
1/2 l. di latte
50g di farina
50g di burro
noce moscata
per le polpette:
200g di macinato di manzo
1 uovo
sale, pepe
rosmarino tritato
parmigiano grattugiato, 2 cucchiai
farina
per la salsa al pomodoro:
1l passata di pomodoro (casalinga o industriale)
basilico
aglio
olio evo
250 g di maccheroni
parmigiano grattugiato, q.b
basilico
Preparate la pasta frolla salata:
Nella planetaria o a mano, impastate rapidamente la farina con il tuorlo, il burro freddo e un pizzico di sale. Unite acqua ghiacciata e impastate ancora, fino a formare una pasta elastica. Formate una palla, schiacciatela come una frittella, avvolgetela nella pellicola e riponete in frigo per un’ora.
Preparate la salsa al vino:
In una casseruola, riunite il vino e tutti gli aromi: fate bollire senza incoperchiare, mescolando e lasciando ridurre della metà abbondante. Eliminate i sapori con una schiumaiola.
Preparate le polpette:
Riunite in una ciotola tutto gli ingredienti, mescolate, formate delle polpette piccolissime, della grandezza di una nocciola, infarinatele. Rosolatele in olio e poco burro, unite gradualmente la salsa al vino e fate cuocere pochi minuti. Scolate le polpettine e tenete tutto in caldo.
Preparate la salsa al pomodoro:
Cuocete la passata di pomodoro con l’aglio, fino a farla restringere un poco (circa 15 minuti). Profumate con il basilico e condite con olio evo. Tenete in caldo.
Preparate la bechamelle, con gli ingredienti indicati e profumate con noce moscata.
Lessate i maccheroni a metà cottura, scolateli e riuniteli in una ciotola con il sugo delle polpette, metà sugo di pomodoro e la bechamelle. Mescolate bene e fate freddare.
Stendete la frolla salata, lasciandone da parte un disco per la chiusura, e rivestitene uno stampo imburrato, o rifasciato di carta forno.
Riempite alternando maccheroni, polpettine e parmigiano grattugiato, terminate con i maccheroni.
Richiudete con il disco di pasta frolla salata, chiudendo bene i bordi. Se utilizzate uno stampo a cerniera, spennellate il timballo con uovo sbattuto. (Se, come ho fatto io, utilizzate uno stampo decorato, dovrete invece, dopo aver sfornato il timballo, capovolgerlo, quindi non servirà dorarlo)
Infornate a forno già caldo a 180° per circa 45 min,
Lasciate riposare 5 minuti dopo averlo sfornato, prima di sformarlo.
Utilizzate la passata di pomodoro restante, ben calda, per decorare il timballo, che potrete guarnire con basilico fresco.
Note:
- nei “veri” timballi di maccheroni, solitamente la frolla è semi-dolce e spesso profumata alla cannella o al marsala. Ho voluto qui evitare note dolciastre, per esaltare, invece, i profumi più sapido e intensi, resi avvolgenti dal sugo di pomodoro.
Con questa ricetta, partecipo al contest di Patty