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Nel giardino del polacco, abbiamo un noce. Vecchio, bello, un po' malato. Probabilmente non mangeremo mai le sue noci, perché cadono prima di maturare. E un suo ramo sta rovinando il tetto del garage, bisogna tagliarlo.
Ma questo albero, che la moglie del polacco ci consigliava di tagliare, resterà al suo posto finché non seccherà. Perché comunque i suoi rami ombreggiano il giardino e le sue noci a qualcosa servono: a tingere.
Seguendo un manuale di tintura naturale, per prima cosa ho raccolto i malli più marci e li ho messi a macerare in acqua.
Dopo un paio di giorni, ho scoperto la pentola e li ho trovati ben fermentati. Allora li ho bolliti nella loro acqua di macerazione e li ho lasciati raffreddare.
Dopo aver filtrato il bagno colore, vi ho immerso un filato 100% lana, bagnato e non mordenzato (il mallo di noce è ricco di tannino, che fa da mordenzante naturale).
La lana è rimasta in infusione per tutta una notte.
Il mattino dopo, ho fatto una corsa dal polacco, l'ho tolta dal bagno colore, l'ho sciacquata e messa ad asciugare all'ombra. E infine ho dedicato un'oretta circa a sbrogliare la matassa e farne un gomitolo, mentre raccontavo storie a Ettore.
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