Tinture, macerati, estratti fluidi: differenze e come si preparano.

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Ci è capitato molto spesso di citarvi nei vari post le tinture, i macerati e gli altri veicoli che si usano per estrarre i principi attivi dalle piante, ma non vi abbiamo mai descritto le varie differenze.Saremo brevi perché certamente tanti di voi le conoscono benissimo!
Allora tinture madri e macerati glicerinati innanzitutto fanno parte degli Alcoolaturi li accomuna il fatto di essere ottenuti dall'azione solvente dell' alcool etilico sulla droga, intesa come parte della pianta contenente i principi attivi, fresca e pura.
Tintura madre: è una preparazione liquida che proviene dall'azione di un veicolo alcoolico su droga vegetale. Si ottiene per macerazione della pianta fresca in purissimo alcool etilico.
Macerato glicerinato: è anche questo risultato di una azione su droghe vegetali ma viene preparato usando una miscela di acqua, glicerolo, alcool questa macerazione si fa a freddo sulle parti più giovani della pianta: gemme e getti perchè più ricchi di sostanze attive.Di rado si usano giovani radici e semi.
Viene operata nel pieno tempo balsamico della pianta ed a poche ore dalla raccolta.
Le differenze fondamentali sono quindi il veicolo in un caso alcool, nell' altro una miscela ed anche la parte utilizzata, trovate di solito disponibili solo la tintura o solo il macerato di determinate piante a seconda che i principi attivi che si vogliono sfruttare si trovino nelle gemme o in altre parti della pianta.
Talvolta si trovano differenze di concentrazioni che possono trarre in inganno dato che le farmacopee che vengono seguite nelle preparazioni sono due la tedesca e la francese che hanno modalita' differenti di estrazione. Di solito da noi viene seguita la francese .
L' ultima formulazione di cui vi parliamo oggi è l'estratto fluido viene ottenuto dalla macerazione della droga secca in solvente.Ogni pianta ha un veicolo che viene indicato dalla farmacopea come più adatto all' utilizzo estrattivo.Le sostanze non adatte possono essere eliminate con filtraggio dopo l'estrazione .Normalmente si opera a pressione ridotta ed in ambiente a temperatura controllata in modo da garantire una perdita di principio attivo minima.
Volendo si possono anche ottenere sciogliendo un estratto secco o molle in alcool filtrando se necessario.
Vengono meno usati perché contengono quantità inferiori di principi attivi rispetto a macerati e tinture.
Nei prossimi martedì cercheremo di spiegarvi le altre piccole differenze che ci sono tra le varie formulazioni fitoterapiche di uso più comune.