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Tipe da palestra

Creato il 24 novembre 2011 da Nonchiamatemiborgia @nonsonoBorgia
Ebbene sì, è successo: mi sono iscritta in palestra. Ormai sono quasi due mesi. Ci vado regolarmente tre volte a settimana, come consigliato dalle personal trainer: ho deciso che, con il mio ritorno a casa e con il periodo di iper-sedentarismo da preparazione di tesi, fosse necessario impegnarmi in qualcos altro che non fosse pc, libri e mail disperate al prof.
Insomma, mens sana in corpore sano, dicevano i latini. La mia proposta in chiave moderna è: mente pulita e pancia da birra scolpita. In ogni caso devo ammettere che dopo solo un mese sono stati registrati ottimi risultati: perdite di centimetri in qualunque circonferenza corporea, abbassamento improvviso della massa grassa, un culo che magicamente rientra in alcuni pantaloni. Molto bene quindi.
L'esperienza da palestra, però, non risulta esaltante solo da un punto di vista meramente fisico; infatti è proprio in quell'ambiente steroico che hai a che fare con tipe di ogni - e dico ogni - genere. Donne di tutte le età si muovono tra le varie pedane e i diversi macchinari, per poi concludere la loro avventura all'interno dello spogliatoio dove, se hai davvero fortuna, puoi vivere uno di quegli esperimenti sociologici che sfidano la tua pazienza (tipo quello dell'autobus).
È così che, dopo quasi otto settimane ginniche, mi sono decisa a stilare una delle mie piccole, solite, liste. E questa sarà la nuova guida “Tipe da palestra: una vita in spogliatoio”
Tipa numero 1:La Jane Fonda de noartri. Lei è tonica, lei è vivace, avrebbe sempre voglia di correre e allenarsi; tant'è che quasi quasi ci scappa l'antidoping. Il suo abbigliamento tipico consiste in leggings fin sotto il ginocchio, doppia canottiera (una bianca o colorata sotto, e una nera sopra) e scarpe da tennis (ma solo quelle fiche!). La Jane Fonda de noartri non ammette di essere imperfetta nemmeno durante l'allenamento: è per questo che prima di cominciare Jane si raccoglie i capelli, si infila un'elastico in testa e, soprattutto, si trucca con estrema precisione. Insomma, il mascara al posto degli steroidi. E la cosa che mi fa specie è che, alla fine dell'allenamento, le Jane Fonda rientrano in spogliatoio perfette, senza un capello fuori posto, senza una goccia di sudore. Quindi mentre i tuoi capelli sembrano esplosi grazie a un petardo e la tua puzza ha appestato completamente lo spogliatoio, Jane Fonda è lì, con le sue due canottiere completamente asciutte.
Tipa numero 2: La Jill Cooper. Sebbene si possa pensare che tra Jane Fonda e Jill Cooper non passi tanta differenza, beh, io posso testimoniare che invece di differenza ce n'è eccome. Mentre a Jane piace allenarsi ma essere allo stesso tempo carina, Jill, invece, vuole far esplodere le macchine. Jill è muscolosa, ha un abbigliamento tecnico, superlucido, come se fosse vestita da laminati e pellicola trasparente. È spesso arrabbiata, o perlomeno infastidita: tutte quelle donne che si mettono in mezzo al suo allenamento la distraggono dal suo unico obiettivo. “Voglio che il mio culo diventi duro come il marmo!” - Non so, prova a sederti su una colata di cemento a presa rapida. Jill è così, ambiziosa e perennemente stizzita; una volta ricordo di essermi ingenuamente rivolta a una tipica Jill, facendole una domanda di tipo pratico. La sua risposta è stata una smorfia e un grugnito.
Tipa numero 3: La chiacchierona. Ok, questa tipa non è una prerogativa delle palestre, ma nell'ambiente ginnico diventa particolarmente insopportabile. Lei tende agguati, esce improvvisamente dal bagno e inizia a parlare a raffica. Il tutto mentre tu sei lì, braccata e inerme, ad ascoltare le sue avventure. Oltre al fatto di volerti raccontare tutto ciò che riguarda la sua esistenza, la chiacchierona ti pone domande (quasi sempre retoriche) mentre ti stai scannando sulle pedane, approfittando soprattutto quando la palestra è quasi deserta. Una delle sue domande tipo per rompere il ghiaccio è: “Che fatica, eh?”. Ok, penso sia evidente che sto facendo fatica: ho il battito irregolare, un livello di sudorazione che in alcuni paesi è illegale e, tra l'altro, sto iniziando ad aver un colorito similviolaceo. Quindi è già un miracolo se mi reggo ancora in piedi, perchè devi obbligarmi a spendere le mie ultissime energie per rispondere a una delle domande più inutili della storia?
Tipa numero 4: L'esteta. L'esteta di norma si mischia nella folla; durante gli allenamenti è schiva, concentrata, ma non troppo fissata. È una persona normalissima... fino a quando non entra in spogliatoio. Dopo una lunghissima doccia di circa sette ore, l'esteta esce e comincia il suo lungo processo di abbellimento. Apre la borsa e inizia a cacciare fuori venti tipi di creme per il corpo, per i piedi, per le mani, per le sopracciglia. Comincia a schiaffarsi addosso litri di crema, impanandosi per bene come se fosse una verdurina in pastella. Spalmata e profumata, l'esteta si dirige verso gli specchi, e da lì non la schiodi più. Si prende innanzitutto tre postazioni, disponendo meticolosamente tutti i suoi accessori da bagno e, se magari c'ha qualche soldo in più, si porta pure un coiffeur personale. Phon, piastre, lacche, trucchi, contro-trucchi, salviette: è come se ci fosse un'intero armadietto da bagno completamente rovesciato davanti 'sti specchi. L'esteta comincia la sua lunga opera di restauro, che le porterà via almeno un'oretta e mezza.E tu, con i tuoi capelli bagnati cerchi di trovare un piccolo angolo dove specchiarti: vuoi solo pettinarti, ma l'esteta persevera nella sua opera di conquista degli specchi. Str****!
Tipa numero 5: L'osservatrice. Questo tipo è il più comune: la maggior parte delle donne che entrano in palestra si ritrovano, alla fine, a dover ricoprire questo ruolo che, molto spesso, viene integrato con quello di ascoltatrice. Guarda con attenzione, si accorge delle varie dinamiche, ma continua a viversi la sua personale palestra, cercando di non dare troppo nell'occhio.L'osservatrice entra, si esercita, si doccia e se ne va; lei non vuole invischiarsi con quelle tipe troppo pop riconosciute come Jane Fonda. Lei non vuole nemmeno attacar briga con quelle isteriche di Jill Cooper; le osservatrici non incrociano mai lo sguardo con quello della chiacchierona e, soprattutto, prevengono la conquista degli specchi piazzandosi senza ritegno sulle cose dell'esteta. Insomma, l'osservatrice se ne sbatte e, a questo punto, credo che abbia trovato il modo pratico di coniugare il mente pulita e pancia da birra scolpita
Dimenticavo. L'osservatrice è anche quella che, dopo una giornata pesantissima, si ritrova a stilare una lista delle Tipe da palestra.

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