La Pasqua si avvicina, manca poco meno di un mese e da parecchio tempo si vedono nei supermercati, negli ipermercati, nei bar e nei centri commerciali uova di Pasqua di tutte le forme, colori, gusti e dimensioni, con prezzi che vanno da poche decine di euro fino a cifre con due zeri per uova dalle dimensioni notevoli o dai regali ricchi e interessanti.
Facendo un piccolo passo indietro sappiamo che l’uovo di Pasqua è, assieme alla colomba, il simbolo culinario tipico della tradizionale festa Pasquale e mentre l’uso dell’uovo di cioccolato come regalo è alquanto recente, donare uova vere con decorazioni o interamente colorate (di solito con colori quali il rosso, dorato, ma anche dei colori più svariati e fantasiosi) risale al periodo del Medioevo.
Proprio nel Medioevo si usava regalare le uova alla servitù, come simbolo di ritorno della primavera, ma successivamente fu associato al Cristianesimo e alla rinascita di Gesù Cristo e si presume che questa diffusione delle uova è nata in Germania.
Il cacao, utilizzato per realizzare le uova di cioccolato, deriva dai semi di una pianta, il theobroma cacao (in cui theobroma deriva dal greco e significa cibo degli dei) e solitamente proviene dal Perù o dal Venezuela, ma può anche trovarsi mescolato con altri tipi di cacao provenienti da altre parti del mondo.
Per realizzare un uovo si utilizza cioccolato fondente, al latte e bianco e si differenzia dal tipo d’ingredienti che lo compongono, tra cui troviamo la pasta o il burro di cacao, lo zucchero, il latte e la vaniglia, mescolati tra di loro per ottenere un composto assolutamente delizioso al palato e facilmente lavorabile attraverso opportuni accorgimenti.
In commercio si trovano tantissime varianti delle classiche uova, con coperture varie, pralinati, con decorazioni a corredo, dentro ceste con le tradizionali pecorelle di marzapane, insomma, le composizioni che si possono acquistare variano da regione a regione, ma anche in base alle tradizioni locali.
E’ possibile acquistare le uova prodotte in fabbrica e vendute da numerose aziende italiane e straniere e in questo caso, si può risparmiare tanto rispetto alle uova prodotte artigianalmente, ma la differenza c’è ed è parecchia, a partire dallo spessore del cioccolato, dalla qualità degli ingredienti e non per ultimo, dal prezzo.
I benefici che si ottengono nel mangiare cioccolato sono parecchi anche se, come tutte le cose, è bene non esagerare con le quantità; molti studiosi dicono che esercita un effetto protettivo del cuore, paragonabile agli effetti che può produrre un bicchiere di vino rosso o il thè verde, abbassa il livello di colesterolo, contiene antiossidanti e feniletilammina, una sostanza che da un senso di benessere, di appagamento e migliora l’umore e un consumo regolare di cioccolato riduce il rischio di patologie cardiovascolari e di ictus.
Molto spesso ci si lascia convincere dal marchio, il cui nome sembra altisonante o dal regalo contenuto all’interno, ma si trascura di leggere gli ingredienti che sono fondamentali, poiché buona parte del cioccolato lo mangiano i bambini.
E’ stato definito, oltre a cibo degli dei, anche cibo del diavolo, perché induce con estrema facilità in tentazione, ma resta il fatto che molti ricercatori e medici dicono che fa bene alla salute, è buonissimo ed è qualcosa cui si rinuncia difficilmente, rendendo felici piccoli e grandi, per cui tutti a caccia dell’uovo più bello, anzi no, del più buono in commercio.
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