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TIRAMISU'! Ce l'abbiamo nel dna.

Creato il 30 marzo 2012 da Nina

E lo so che il tiramisù è tra i dolci più sputtan...ops volevo scrivere conosciuti, comuni, però che vi devo dire?
Sarà che è tra i miei dolci preferiti.
Sarà che a lui mi sento emotivamente legata: conservo splendidi ricordi dei momenti trascorsi insieme. In diverse occasioni (che vanno dai compleanni/feste a mia madre, passando per la sindrome premestruale).
Sarà che è il primo che (ri)faccio da anni a questa parte - e soprattutto nella mia nuova cucina.
Insomma tutto questo per dire che dedicargli un post mi pare proprio il minimo.
Lo so lo so... chi, al giorno d'oggi, non saprebbe come fare un tiramisù? Ce l'abbiamo scritto nel dna, generazioni di tiramisù convivono nei nostri cromosomi assieme ad altri geni di varia natura.
C'è da dire però che la mia esperienza personale mi insegna che non sempre è vero, o meglio esistono strani fenomeni di amnesia che ci rubano porzioni di ricette lasciandoci nell'impossibilità di completare l'opera che ci siamo prefissate. Io per esempio spesso mi ritrovo a cercare in rete ricette di una banalità disarmante - tipo ieri sera per i finocchi gratinati - che se non esistessero blogger magnanime e generose che decidono di pubblicarle comunque, quelle come me si troverebbero parecchio svantaggiate.
Perciò visto che provo compassione per me - e quelle come me - e visto che fare il tiramisù pare facile ma non lo è (e scoprirete il perché) e dato che sono MOLTO certa che a qualcuno, un giorno, prima o poi, tornerà utile (quante erano le uova non ricordo? E quanto devo inzuppare?) oggi voglio postare la MIA personalissima
RICETTA DEL TIRAMISU'(in 5 semplici e divertenti passaggi)
TIRAMISU'! Ce l'abbiamo nel dna.
Cosa vi serve?
° 3 uova° 250gr mascarpone° 4 cucchiai di zucchero° savoiardi (basta un pacco, tanto avanza)° caffè (regolatevi voi, se finisce lo rifate)° cacao amaro in polvere
Come si prepara?
1 Per prima cosa preparate il caffè e riponetelo in una ciotola a raffreddare. Volendo si può diluire con un po' d'acqua, ad esempio per ogni caffettiera io ne aggiungo mezza d'acqua. Se preferite zuccherate, io lo uso amaro. Insomma fate come cazzo vi pare. Nel primo caso il gusto sarà più deciso (e potreste avere problemi a prendere sonno se lo mangiate di sera), nel secondo più delicato, dolce, amaro...etc...I gusti sono gusti, non abbiate timore di sperimentare, male che va la vostra giornata sarà un po' più lunga, o più dolce, o più amara.2 Montate gli albumi a neve. Qui esiste un unico modo, è facile, non potete sbagliarvi.3 Lavorate a parte, in una ciotola, i rossi con lo zucchero, aggiungete al composto il mascarpone e, per ultimo, gli albumi. Alcune ricette la fanno difficile: mezza dose di zucchero subito, l'altra mezza dopo, gli albumi piano piano. Io non ho avuto tutte queste particolari accortezze e è finito comunque in due giorni. E noi siamo due. Fate voi.4 A questo punto siete pronti per la parte più difficile, quella che fa della preparazione del tiramisù un'arte: immergere i Savoiardi nel caffè. Esistono diverse scuole di pensiero, ognuna delle quali attribuisce altrettante sfumature di significato alla parola 'bagnare'. E comunque conoscerle non vi servirà a molto, perché il risultato finale rimarrà sempre un'incognita. Il rischio che si corre è che vengano troppo 'inzuppati', allora, col timore di sbagliare, farai attenzione e li immergerai 'un attimino', per poi scoprire che ti è venuto troppo asciutto. Le ricette dicono cose vaghe come 'pochi secondi', o 'quanto basta affinché siano bagnati ma non zuppi' e questo, come potete capire da voi, non aiuta affatto. Io consiglio di fare come me, ad minchiam (fratello gemello di a culo), tanto non ci azzeccherete mai. No scherzo, l'esperienza aiuta. Sempre. Bisogna provareprovareprovare[respiro]provare (come diceva qualcuna). Oppure potete bagnarli 'per pochi secondi, in modo che risultino bagnati in modo omogeneo, ma non zuppi'. Fate come vi viene più comodo. 5 Finalmente siete arrivati al magic moment: ora potete adagiarli in una pirofila: uno strato di savoiardi e uno di crema al mascarpone. Con queste dosi si può preparare un tiramisù piccolo, a due strati, l'ultimo sarà di crema. Spolverate poi con il cacao amaro (o dolce se preferite) e riponete in frigo per qualche ora, in modo che si compatti.E sperate di aver azzeccato il tempo di ammollo del Savoiardo.
Bon appétit E ricordatevi di ripassare a dirmi se vi è venuto asciutto o inzuppato ;)*postilla: Tempo fa scrissi un post (questo) in cui affermavo la mia seria volontà a portare avanti un progetto (progettino) di cucina e fotografia, senza pretese, per puro piacere. E' passato più di un anno. Non ridete, vi sento. Coi miei tempi, però piano piano ci arrivo! Questo conta no?Chissà quale sarà la prossima ricetta....Mistero.Ora dovrebbe partire la musica adatta, quella che fa tanto...mistero...Ok la smetto.
TIRAMISU'! Ce l'abbiamo nel dna.

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