Dovevo pubblicare un
post così, era scontato come la luce del sole o il freddo della neve.
Sei mesi, quasi
centottanta giorni da quando questo blog ha visto la luce, e… appunto! Dove
sono arrivato? Cosa ho fatto? E, soprattutto, perché?
Quando un caro
amico, Spirit, una sera mi raccontò di aver aperto un blog e di aver trovato la
cosa stimolante e divertente, un tarlino si è insinuato nei miei pensieri. Di
cose da dire ne avevo, e ne ho tuttora, e la mia passione viscerale per i libri
e la scrittura ben si prestavano a questo "gioco". Quindi mi son
detto: perché non provare? Non costa nulla, è un'idea simpatica e di certo male
non farà.
Ed eccomi qua. Sei
mesi di post, alcuni inutili, lo ammetto, altri forse un po’ più interessanti;
poco più di tremila visite (non potevo sperare di meglio), alcuni racconti
messi in download…
Tutto qui?
No, assolutamente!
La cosa più bella,
quella per cui sento che vale la pena andare avanti, risiede nelle pieghe
intrinseche di questo mezzo d'informazione, in quello che non viene detto ma
che risalta agli occhi come un diamante splendente.
In questi mesi ho
conosciuto tante persone, amici se vogliamo che con i loro lavori, la passione che mettono nei loro lavori, mi hanno spronato a continuare. Gianluca"Redrum" Santini, Hell Greco, Glauco Silvestri, Angelo Benuzzi,
Ariano Geta, Ferruccio Giagnola, Anitabook (potrei andare avanti, continuare a snocciolare
nomi quasi stessi facendo un elenco e mi scuso fin d'ora con chi non fosse
stato citato…), tutti nomi che, a profani della blogsfera risulteranno
sconosciuti, ma che, al contrario, hanno un grosso significato, Sono loro,con il loro entusiasmo e la loro energia che
spingono i nuovi arrivati come me ad andare avanti.
Il mondo della scrittura emergente è come un fiume tempestoso, infarcito di gorghi, rapide pericolose e discese sfrenate. Ma in questo marasma di caotico delirio, si trovano anche isole sicure, anse in cui riposare e prendere fiato prima di ricominciare a discendere la corrente. Queste isole sono i blog, che con i loro consigli, le recensioni, i dibattiti più o meno condivisibili, permettono a chi legge di trovare una via, di prendere un punto di vista e farlo proprio. Bene, queste sono le motivazioni per cui intendo continuare in quest'opera. Queste e mille altre che incontrerò nel mio cammino, pareti da scalare che accresceranno la mia esperienza e contribuiranno a farmi evolvere. Come persona, come blogger, come scrittore… A tutti quelli che mi seguono, e a quelli che verranno dopo, porgo il mio sincero ringraziamento: senza voi questo blog non avrebbe senso di esistere, quindi ve lo meritate. Grazie, a tutti.
