Tiroidite… la mia esperienza

Da Katia

Per chi se lo fosse domandato, non sono scappata!

Per chi avrà pensato che sono una gran maleducata, ha ragione! non vi ho fatto gli auguri di Natale, né quelli di buon anno!

Credetemi ho una buona ragione!

Ho deciso di tornare a scrivere perché credo che raccontare quello che mi sta succedendo possa essere d'aiuto per qualcuno, anzi per tanti!

QUESTO POST SARA' LUNGO, METTETEVI COMODI, PRENDETE UNA TISANA E LEGGETE CON CALMA

Il mio ipotiroidismo autoimmune è tornato alla riscossa a farmi compagnia, non è niente di grave, ci sono malattie ben peggiori e non bisogna lamentarsi ma vi voglio raccontare qualcosina al riguardo.

Premetto che soffro di tiroidite da ormai 9 anni, che sono in cura con il farmaco tradizionalmente prescritto per la cura (Eutirox) e fino a qualche settimana fa ignoravo l'esistenza di cure alternative a questo farmaco, fino ad oggi non mi ero mai posta il problema, cioè pensavo che prendere il farmaco puntualmente ogni mattina a digiuno fosse l’unica soluzione sufficiente a risolvere il mio ipotiroidismo, ma così non è!

Innanzitutto, per chi non lo sapesse, l'elemento distintivo di una malattia autoimmune è l'incapacità del sistema immunitario di spegnere i processi diretti contro l'organismo al termine di una fisiologica risposta infiammatoria o di prevenirne lo sviluppo al di fuori di essa una reazione imprevedibile e inspiegabile del sistema immunitario, che, invece di difendere l’organismo dalle aggressioni esterne, ne danneggia alcune parti o tessuti (la tiroide nel mio caso) Il sistema immunitario scatena le proprie difese contro il proprio organismo di appartenenza, mettendo in atto una sorta di “autoaggressione”, insomma è come avere un nemico che attacca, da dentro, il nostro corpo!

Questo attacco da parte del sistema immunitario si traduce  in disturbi di vario genere che, il più spesso delle volte, non vengono ricondotti alla causa vera e propria (purtroppo)

il problema è che ormai sono davvero pochi i medici che guardano il paziente nel complesso, ci troviamo spesso di fronte a specialisti che curano il loro "pezzo di persona" senza domandare o indagare se il sintomi che stanno curando possano o meno  risalire ad una situazione ben più complessa e articolata

Così ti ritrovi a girare per specialisti (bravissimi eh!) per risolvere diverse cosucce che ti fanno stare male e ti ritrovi  risolvere un pezzetto fino a quando non spunta qualcosa altro, ma la causa è a monte: la tiroidite autoimmune

Tutto è successo un giorno,  in coda al supermercato, prendo una rivista di quelle che parlano  di salute e, per caso leggo: <<tiroide, soia e crucifere nemiche per la vostra tiroide!>>

Premetto che io mangiavo crucifere  (che sono  tutti  i tipi di cavoli, rape, crescione, rucola, ravanello, rafano, colza) ogni giorno, leggi a destra e a manca che fanno bene, che prevengono i tumori allo stomaco etc., etc... e in effetti è così ma molti si dimenticano di dire che per chi soffre di tiroidite autoimmune non sono il toccasana che tutti pensano, anzi, sono cibi che rallentano il normale funzionamento dell'organo!

lo sapevate?

e sapevate che lo stesso vale per la soia ed in misura minore per spinaci, noci, cipolla, miglio e lattuga?

e sapevate che anche il glutine e i cereali tutti possono  avere forte influenza sullo stato delle malattie autoimmuni?

Tutte queste notizie, nuove per me, mi hanno portato a cercare, a leggere, ad informarmi e a trovare studi e documenti che provavano l’influenza di ciò che mangiamo sulle malattie autoimmuni e a cambiare (o almeno ad iniziare a cambiare, il mio stile di vita)

In me si è acceso il sacro fuoco del sapere, ho iniziato a cercare in rete notizie al riguardo e mi si è aperto un mondo!

un blog che seguivo saltuariamente ha  iniziato a parlare di ipotiroidismo e alimentazione, Arianna (la trovate su Alimentazione in equilibrio e vi consiglio caldamente di leggere i suoi interessantissimi post) soffre di ipotiroidismo e ha pensato di raccontare la sua esperienza in rete, ha intervistato Franca, un’infermiera che soffre di ipotiroidismo autoimmune e che gestisce insieme al dott. Luchi un gruppo facebook in cui si parla e si discute di tiroidite autoimmune a 360° e che mi ha aiutato  per capire meglio tutto quello che succedeva in me:

la mia eccessiva e non normale stanchezza, l'aumento di peso, problemi di flussi troppo abbondanti durante il ciclo mestruale, un principio di psoriasi al cuoio capelluto e su gomiti e ginocchia, una fascite plantare con annessi speroni... tutto è stato ricondotto lì, alla tiroidite autoimmune!

Questi sono  i miei sintomi, ce ne sono molti altri che fortunatamente io non ho ...

alla fine di questo post vi metterò i link a tutto ciò che mi è servito per capire

Ora vi state domandando cosa sto facendo?

Ho iniziato eliminando praticamente tutti i cereali dalla mia dieta, ho lasciato solo la segale ma non tutti i giorni e solo a colazione e sto puntando ad eliminarla totalmente, ho eliminato legumi, latticini, zucchero di ogni tipo e ovviamente crucifere che mi limito a mangiare solo una volta a settimana (se ben cotte), ovviamente,  ho eliminato totalmente la soia (sarebbe concessa solo quella fermentata ma ne faccio tranquillamente a meno non essendo abituata ad usarla), in pratica sto provando a seguire la Paleodieta.

Sembra impossibile ma si può fare, ve lo assicuro!

Tutto questo per dirvi cosa? Non certo per raccontarvi i fatti miei così, tanto per, soprattutto per dirvi di non fermarvi mai davanti ad una diagnosi, cercate, domandate, informatevi (la rete per tanti difetti che possa avere ha il grande pregio di fornirci contatti e informazioni che ci possono allargare la visuale di quello che ci succede) ci sono medici in gamba che curano la persona e non solo uno dei suoi pezzi..

Da quando ho escluso gli alimenti che vi dicevo sopra (qualche sgarro in questi mesi l’ho fatto, eh, sono umana e ho imparato ad accettare le mie debolezze, la maggior parte delle volte, almeno!) i miei esami del sangue sono decisamente migliorati, non sono ancora a posto, non vedo l’ora di andare dal dott. Luchi e di iniziare la nuova terapia per vedere se i sintomi regrediranno ma intanto grazie agli integratori e al cambio di rotta della mia alimentazione sento di stare meglio.

Un’ultima cosa: lo sapete che se andate a fare gli esami del sangue, ed in particolare il tsh, il range che trovate a fianco al vostro esito non è quello che indica uno stato di buona salute della vostra tiroide? il tsh ottimale è quello compreso tra 0.5/2.5 anche se il range è 0.25/5.00 e soprattutto il tsh da solo non significa niente, bisogna fare una serie di analisi ben più approfondite per capire il funzionamento ormonale della nostra tiroide (qui si entra in un discorso ben più articolato)

So che in tanti soffriamo di Tiroidite di Hashimoto e spero che quello che vi ho raccontato e i link che lascerò in coda al post vi siano d’aiuto per capire o per suscitare in voi qualche domanda.

Io sono qui a rispondere, per quel che posso, sulla mia esperienza, chiedete pure!

Link utili:

Alimentazione in equilibrio _ il bellissimo sito della nutrizionista Arianna Rossoni che pubblica articoli utilissimi sull’alimentazione in generale QUI,  QUI  e  QUI  gli articoli che riguardano l’ipotiroidismo (ma leggetevi tutto con calma, l’argomento ha bisogno di decantare dentro di voi e che di conseguenza ne prendiate coscienza)

Tiroide approccio evolutivo _ il gruppo facebook gestito da Franca Leccadito e dal dott. Luchi_ utilissimo gruppo dove ho recuperato molte informazioni interessanti sia sugli esami da fare che sulle varie terapie alternative al farmaco tradizionale che all’alimentazione paleo e a risultati di ricerche internazionali, insomma, un pozzo di informazioni per chi soffre di malattie autoimmuni!

Dal prossimo post inizierò a raccontarvi ricette basate su questo nuovo stile di vita, spero potranno piacervi!


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