230km per avvicinarsi all’Appennino, che già dall’indomani potrebbe risultare indigesto a qualcuno. La San Vincenzo-Indicatore, prima frazione in linea della Tirreno-Adriatico 2012, alza l’asticella del kilometraggio – fino a questo punto della stagione spesso risibile – portandolo finalmente vicino al “mostro” Milano-Sanremo (che si corre pochi giorni più tardi), ma della Classicissima presenta solo questa caratteristica.
Seconda Tappa – Giovedì 8 marzo: San Vincenzo – Indicatore - 230 km
Per il resto, infatti, le analogie sono limitate ad una salita – Volterra – nella prima parte di gara che nulla ha a che vedere con il Turchino e ad un tratto vallonato – da Castellina in Chianti, secondo GPM di giornata – che non potrà non rilanciare le azioni della prevedibile fuga della prima ora.
In realtà un’analogia c’è: anche questo finale – come quello della Sanremo – presenta un Poggio lungo 400 metri, posto ai -5 e con pendenza massima al 9%: attenzione, velocisti, perché andare “fuori giri” qui vuol dire essersi giocati lo sprint ma anche prenderla con eccessiva “sportività” può significare non avere abbastanza spazio per recuperare in vista del rettilineo d’arrivo. Una tappa che si presta a sorprese ed imboscate, oltre alle “prove generali” di qualche finisseur.