Nel mondo dell’informatica consumer la tendenza seguita dal progresso tecnologico è quella di produrre apparati sempre più piccoli e tascabili, nel modo dei datacenter e dei laboratori di ricerca invece poco importa delle dimensioni, molto più importanti sono le capacità di calcolo dei sistemi. Per questi i potentissimi sistemi di calcolo destinati all'uso scientifico sono di grandi dimensioni – spesso occupano intere stanze – ed i consumi energetici vanno di pari passo con le dimensioni.
All’Oak Ridge National Laboratory però sembrano pensarla in un altro modo e per questo è stato creato Titan che si appresta a seguire una via decisamente green: si tratta infatti del supercomputer più potente al mondo, ma dai consumi decisamente ridotti.
Per coloro che non sono troppo avvezzi alla tecnologia Titan apparirà come una stanza con tanti armadi, in realtà si tratta del computer più potente mai creato fino ad ora. Ma non lo si trova solo in prima posizione della Top500 dei supercomputer a scopo di ricerca, è anche presente nelle posizioni più alte della lista Green500, ovvero la classifica dei grandi elaboratori più ecologici consumando "solo" 20 megawatt di potenza.
Titan è in grado di operare dai 17 ai 27 petaflop – un numero di calcoli al secondo equivalente a 27 seguito da 24 zeri – richiedendo una potenza di 9 megawatt, l'equivalente di circa 9.000 abitazioni, potendo arrivare ad assorbirne 20 in fase di picco. Queste cifre che sembrano elevatissime, in realtà risultano davvero contenute se si considera che le precedenti generazioni di supercomputer possono arrivare a consumare anche il triplo dell’energia richiesta da Titan. Il tutto è merito di una sapiente integrazione fra le sue CPU e GPU, pensate per condividere l’un l’altra il carico di lavoro per ridurre i consumi energetici. Lo spiega Jeff Nichols, responsabile dell’architettura hardware per l’Oak Ridge National Laboratory:
"Non è più né pratico né economico continuare ad aumentare la capacità dei supercomputer solo agendo sulla tradizionale architettura CPU. L’integrazione di GPU e CPU è responsabile della riduzione del nostro carbon footprint e permetterà a Titan di raggiungere la leadership scientifica fornendo una capacità di calcolo mai vista prima, utile per le ricerche in fatto di energia, cambiamento climatico, materiali e altre discipline."
I supercomputer ed i loro enormi consumi energetici sembrano ormai inevitabili, solo grazie a queste tecnologie possiamo ottenere in tempi brevi le risposte ad alcune questioni urgenti per l'uomo e la creazione di modelli probabilistici su scala mondiale. Senza i supercomputer portare a termine alcuni calcoli necessiterebbe decenni se non secoli. Uno dei possibili esempi di queste applicazioni potrebbe essere rappresentato dal supercomputer inaugurato lo scorso Giugno a Yellowstone che verrà dedicato allo studio ed alla ricerca di possibili soluzioni contro il cambiamento climatico.