Firenze – Isolotto – Ponte La Montagnola
Quando gli americano arrivarono tagliarono tutti gli alberi di Firenze, tagliarono anche un’albereta bellissima, piena di grandi lecci e platani, probabilmente per fare le trincee, le ferrovie, non so, ma rasero al suolo questa bellissima… si chiamava “l’Albereta”. E’ diventato uno dei quartieri più popolari di Firenze, non c’è più un albero, è l’Isolotto. Ma quando io era bambino quello era un terreno “vago”. Siccome gli americani tagliavano con delle accette enormi, a ogni colpo venivano via dei pezzetti di legno che erano di grande valore. Si andava anche noi, con mia madre, a prenderli per fare il fuoco, per cucinare.
(Tiziano Terzani, La fine è il mio inizio, pag.25 – Longanesi, 2006)