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Tocca alla Marcegaglia, che novità

Creato il 11 ottobre 2010 da Dallenebbiemantovane

Decisamente non invidio coloro che si accolleranno la responsabilità di scrivere la storia del giornalismo italiano del XXI secolo.
Dovranno infatti decidere, questi disgraziati, se ignorare d'emblée gli eventi massmediatici del 2009-2010 o parlarne.
La prima soluzione è la più comoda.
Ma se uno decide invece di parlarne, dovrà spiegare come sia stato possibile che durante il governo di un presidente del consiglio notoriamente piduista (v. programma della Loggia P2 in merito al rapporto tra politica e comunicazione) proprietario di due quotidiani, tre canali televisivi e svariate riviste, per mezzo dei suoi organi di stampa si siano periodicamente annunciati e montati scandali coinvolgenti personaggi noti di vari ambiti (altri giornalisti, come Boffo; altri leader politici sia alleati che non,...) tesi a delegittimarli e ridurli al silenzio se si mettevano di traverso al presidente del consiglio suddetto.
Adesso tocca alla presidente di Confindustria ma non dobbiamo stupirci più di tanto, il trend era questo e si era già visto da tempo con chiarezza lampante. Se n'è accorto anche Montezemolo, ma forse noi cittadini comuni attribuiamo ai grandi industriali italiani più potere di quello che realmente hanno.
Si sente spesso dire, e l'ho pensato anch'io in molte occasioni, che il regime berlusconiano è un fascismo morbido, che ci sono analogie pesanti tra la sua strategia nei confronti degli avversari e quella mussoliniana.
Be', in questo caso, innanzitutto bisogna aggiornare il vecchio detto di Marx (“La storia si ripete sempre due volte: la prima volta in tragedia la seconda in farsa”) perché se era già farsa la prima, la brutta copia cos'è?
E in secondo luogo sono passati i tempi del Minculpop, dell'Ovra e di Starace: il fascismo, che ci piaccia o no, era un partito fortemente ideologico e possedeva una linea politiica, culturale, economica e istituzionale che portarono alla rovina il Paese con la connivenza di vari livelli istituzionali.
Qui non si sta riportando l'Italia al ventennio in nome di un'idea; la si sta sfasciando per compiacere il separatismo leghista e per difendere gli interessi economici della famiglia Berlusconi.


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