Io non so scrivere di politica. Non so scrivere sui fatti che accadono nel mondo, su Gaza o sull’abbattimento di un aereo malese; su Renzi o Putin.
Non ho alcuna competenza critica per dire il mio pensiero.
Ancora potrei copiare notizie di giornalisti e storici, ma non avrei alcuna certezza della veridicità dei fatti: si sa, purtroppo, che la stampa segue corsi non sempre troppo chiari.
Lascio a voi quindi il compito di comprendere i fatti.
Io
Io scrivo del sentire.
Del sentire che nasce quando dal web arrivano immagini e notizie, liete o tristi. Drammi e violenze, troppo spesso violenze ma anche pandemie costruttive di speranze.
E oggi ho pensato che le persone hanno un corpo, fisico, di carne e ossa, di muscoli e nervi. Forme tonde o secche, un corpo. E quel corpo si anima e vive e pulsa.
E questo corpo, si sa, ha sempre bisogno di un abbraccio.
Sempre.
Parenti all’aeroporto di Kuala Lampur, il dolore.
Parenti all’aeroporto di Kuala Lampur
Foto
http://www.corriere.it
La Germania campione del mondo per la quarta volta, la gioia.
(reuters)
Toccarsi fa bene.
Il ritmo del cuore batte con la stessa armonia, le tensioni si allentano, l’empatia è forte.
Sì, lo so, so scrivere solo del sentire.
Abbracciamoci.
Chiara