Successo per le due mostre in scena al palazzo del Vignola di Todi ancora visitabili nei prossimi giorni. Al primo piano, fino a domenica 12 aprile, in particolare, ‘Veneranda antiquitas. Le cose belle del passato’, il ritorno dell’antiquariato nel cuore della città di Jacopone. Tra i pezzi pregiati in esposizione, da segnalare, un forziere veneto del 1500, un quadro del 1600 di Gian Domenico Cerrini, detto ‘il Cavalier Perugino’, raffigurante Maria Maddalena penitente e, ancora, una ‘tovaglia perugina’ del 1500 di elevato pregio sia tecnico che artistico, con decorazioni e simboli di natura geometrica e mitologica. Tra le tele, invece, un’opera di Luigi Bechi, stampe attribuite a Jacopo Barozzi detto ‘Il Vignola’, due rare vedute di Roma datate 1500. Fra gli oggetti, infine, un vassoio Luigi XIV lumeggiato in oro delle seconda metà del 1600. In fatto di rarità, ancora al primo piano, poi, un libro storico eccezionale, opera di Niccolò da Osimo, francescano, risalente al 1474 e stampata a Venezia da un allievo di Johannes Gutenberg.
Si protrarrà per una settimana dopo la chiusura della mostra antiquaria, fino cioè a domenica 19 aprile, ‘La grande guerra nella cartografia satirica europea’, collezione di Gianpietro Brandozzi di 75 tavole di satira politica ottocentesca. “La mostra della satira – ha spiegato Brandozzi – ci fa riscoprire un modo di vedere, quello satirico, che abbiamo un po’ perso e che nasce come esercizio colto, raffinato ed elegante per andare a colpire alcuni aspetti legati alla politica, in questo caso, nella fine Ottocento, all’espansionismo coloniale e alla alleanze in Europa”. “Il largo consenso dei visitatori, come espresso nei commenti del registro delle presenze – ha concluso Francesco Tofanetti, presidente dell’associazione Marte Onlus, organizzatrice dei due eventi – , evidenzia come sia in atto un recupero della storia italiana, collegata in questo caso al centenario della prima guerra mondiale. Di fatto questa mostra in corso di svolgimento è propedeutica ad altre iniziative similari che l’associazione Marte intende sviluppare”.