1.Qual è stata la sua fonte di ispirazione per questo primo scritto?La fonte di ispirazione è stata unicamente la mia fantasia! Mi ha sempre intrigato l’idea di scrivere un romanzo basato più sulle emozioni che sui fatti, quindi un testo che scavasse nell’anima dei personaggi. Ho creato dei protagonisti con una vita complessa, non banale, fatta di alti e bassi ma vissuta sempre intensamente. Questo era il mio obiettivo! 2. Quali autori considera punti di riferimento nella sua esperienza di lettrice?Considero punto di riferimento tutti coloro che hanno dato vita al romanzo psicologico (Svevo, Joyce, James…) e tutti coloro che lo coltivano ancora oggi. 3. Ha intenzione di dedicarsi ad altri generi (fantasy ad esempio)?No, non credo di essere brava su quell’aspetto. Il fantasy richiede la costruzione di un mondo parallelo completamente diverso dal nostro in cui, però, ci siano anche dei richiami alla realtà quotidiana e in cui vivano ancora i rapporti e le emozioni che ci caratterizzano. Di fatto è un cambiamento di scena, di luoghi e di tempi in cui, però, è sempre l’uomo ( e tutto ciò che ne consegue) ad essere il vero protagonista ; è un genere che richiede, inoltre, molto descrittivismo e io sono più per l’introspezione.
4. La scelta della grafica di copertina sembra voler indirizzare il suo scritto ai teenagers. Ritiene che sia un testo aperto anche ad un pubblico più adulto?Sì, assolutamente!!! La copertina ha un taglio romantico e delicato, quindi vuole accattivare l’occhio femminile di tutte le età5. Ha partecipato attivamente alla scelta della grafica di copertina?Si ; mi sono battuta affinché la copertina avesse dei toni cromatici femminili, fosse delicata, particolare e rappresentativa. I due soffioni con i cuori mi sembrano perfetti per esprimere il trasporto emotivo che la lettura del testo implica. 6. Ha intenzione di organizzare firma copie o incontri per parlare del suo libro a Roma o presso fiere del libro?Firmacopie ne sto organizzando ma a Monza e Milano, perché io vivo qui. Se le librerie d’Italia mi inviteranno o avranno piacere ad avermi nei loro store a presentare il romanzo o a firmare le copie ci andrò più che volentieri. Roma e Firenze, poi, sono davvero dei bellissimi posti in cui vorrei che il libro arrivasse!! Le fiere dei libri sono ottimi punti di incontro, di confronto e di crescita, quindi perché no? Ringrazio ancora Arianna Cesana per la collaborazione e per la gentilezza con cui ha risposto a queste umili domande.Ci rivendiamo con Togli il segnalibro questa settimana con la recensione di Le anatre di Holden sanno dove andare.
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake