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Togli il Segnalibro #8 : Recensione Le anatre di Holden sanno dove andare di Emilia Garuti

Creato il 25 settembre 2015 da Jokerroses @RealJokerRoses
Bentornati con il nostro appuntamento di Togli il Segnalibro. Come promesso oggi vi porto la recensione del libro Le anatre di Holden sanno dove andare di Emilia Garuti.
Togli il Segnalibro #8 : Recensione Le anatre di Holden sanno dove andare di Emilia GarutiEditore: Giunti EditoreCollana: Y
Sinossi:
Una allergia diffusa verso l'ipocrisia degli adulti, a partire da quegli immaturi dei suoi genitori, l'orrore puro per gli happy end e le soluzioni preconfezionate e, soprattutto, una voglia matta di dare del filo da torcere a ''Denti L'Oréal'', la psicologa col muso da lucertola che mamma e papà pagano profumatamente per mettere un freno ai suoi colpi di testa. Questa è Will, per la precisione Willelmina, l'eroina irriverente e sognatrice di questo libro, che, come un lupo ferito, ha decisamente smarrito il branco. Nell'arco di un settembre nero che chiude l'ultima estate da liceale, mentre i suoi coetanei si fanno elettrizzare dalle mille luci della vita universitaria, Will si aggira senza meta come un'aliena su un pianeta sconosciuto. Unico scudo: l'ironia. E la musica, certo. E improvvisamente Matteo, il ragazzo strano e ''poco collaborativo'' della sala d'attesa, che la rincorre per mezza città nel tentativo di riportarla indietro. Che cosa vuol dire davvero essere giovani? E quanto costa l'autenticità?
A chi si è fermato e non sa dove andare, a chi si sente fuori sincrono, fragile, confuso e sbagliato. A chi è giovane adesso e a chi non lo è più, ma ha buona memoria. Tutti, almeno in una fase della vita, abbiamo potuto dire: io sono Will.
Mi sono avvicinata a questo piccolo libro, pochi giorni dopo la fine della Maturità: volevo qualcosa di leggero e il mio obiettivo è stato raggiunto. Il libro, come ho letto in altre recensioni sul magico mondo dell'internet, ha l'ottima caratteristica di scorrere veloce e benché sia stato scritto da una ragazza di diciotto anni è privo di quella melensa tiritera che molti scrittori affibbiano a un qualsiasi personaggio adolescente. Le anatre di Holden sanno dove andare è un testo che nella sua semplicità, è un realistico specchio di quella che è la giovinezza, senza farne troppi drammi, senza impasticcamementi o morti uccisi. Come molti infatti hanno notato, il libro si presenta come uno scritto dai tratti banali, con tematiche già trattate, seppur in maniera diversa, da altri autori ma se ne discosta quasi subito, delineando un percorso che solo un vero adolescente (con gli occhi e il pensiero di un adolescente) può rappresentare a spesse e belle pennellate, come un pittore sulla sua tela bianca, senza nessun tipo di simulatore, senza doversi sforzare di replicare un gergo o un particolare modo di fare. Will, la nostra protagonista, è una semplice ragazza che facilmente potrebbe corrispondere ad un qualsiasi identikit di una adolescente. Giustamente nervosa per il suo futuro post liceo e continuamente pressata da persone che si ritengono capaci di aiutarla (senza però riuscirci), vive un periodo di forte crisi esistenziale. La scelta le fa paura, e chi può darle torto, soprattutto se consideriamo come paesaggio sottostante un mondo che presenta una vita scolastica particolarmente formante. Tra amiche lontane e amiche mancate, si scorge proprio in fondo al tunnel, la figura quasi provvidenziale del giovane Matteo. Sarà proprio lui a svelare, anche se in piccola parte, il vero volto dell'università, anticipandone pregi e difetti. L'autrice (che sembra aver inserito dei riferimenti autobiografici) riesce perfettamente a descrivere quello stato di smarrimento e di incertezza che caratterizza la fine della prima fase di studio senza togliere al lettore anche una piccola nota amara sul finale. Il libro è sicuramente ben scritto e piacevole da leggere. L'edizione con sovracopertina (lucida con piccoli rilievi). Il prezzo di listino è di 12.00 € ma lo trovate solitamente a 10.20 €.VOTO FINALE 
                            Togli il Segnalibro #8 : Recensione Le anatre di Holden sanno dove andare di Emilia Garuti

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