Autore Superchilum
Reduci dalla Giornata Nazionale sullo stato vegetativo, i parlamentari della maggioranza, in segno di assoluta coerenza in “scienza e coscienza”, approvando il decreto Milleproroghe (già ribattezzato “più tasse per gli onesti contribuenti”) hanno pensato di defalcare i già magri stanziamenti per le cure per il cancro dedicandone un decimo (5 milioni) agli allevatori per consentire altri sei mesi di tempo per pagare le multe per lo sforamento delle quote latte. La questione è due volte scandalosa: uno, perché non si può permettere, in un regime di produzione pianificata dall’UE ed accettato dai ministri italiani, ad un esiguo gruppo di violare palesemente le normative senza alcuna conseguenza, anzi, finendo per spalmare le multe sui contribuenti che le rispettano anche a costo di grandi sacrifici; due, è immorale e inaccettabile che vengano tolti fondi alla cura dei malati oncologici per permettere ancora a questo gruppo di allevatori per ritardare il pagamento delle giuste sanzioni. È inoltre inaccettabile che chi si rende responsabile di tali operazioni voglia poi farsi paladino di crociate sul fine vita, sugli stati vegetativi, sulla famiglia, sull’etica, sui valori. È palese che l’unica crociata a cui realmente credono è quella di trasferire il denaro pubblico a privati che hanno violato le normative e messo in condizioni imbarazzanti il nostro paese all’interno dell’UE. Fino ad oggi, questa iperproduzione di latte, è costata all’Italia 4miliardi e mezzo di euro, pagati in gran parte dallo Stato, dai soliti onesti contribuenti: ma si sa, ormai per la Lega, Roma è ladrona, tranne quando deve sborsare denaro per difendere comportamenti indifendibili di allevatori padani. E i malati di cancro a cui mancheranno i soldi per le cure? Moriranno fieri di aver salvato gli interessi di produttori di latte irrispettosi delle regole? Chi ha ancora un briciolo di coscienza come può accettare di votare un simile decreto, in silenzio, senza nemmeno dissociarsi?