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Tokyo magnitude 8.0

Creato il 19 aprile 2012 da Automaticjoy
Tokyo magnitude 8.0A causa degli impegni di lavoro dei genitori Mirai, una ragazzina di 13 anni, deve accompagnare con suo grande disappunto il fratellino Yūki a una mostra di robot a Odaiba. Proprio mentre i due si trovano sull'isola artificiale la Baia di Tokyo è scossa da un violento terremoto di magnitudo 8.0 che distrugge gran parte degli edifici della città. Accuditi da Mari, una giovane donna che spera di ricongiungersi alla madre e alla figlioletta Hina, i due si incamminano verso casa, sperando che i genitori stiano bene.
Ogni episodio inizia ricordando che i creatori della serie si sono documentati per rendere gli effetti del terremoto nel modo più realistico possibile e proprio questo è a mio parere uno degli elementi più interessanti: in ogni puntata sono presentate situazioni che potrebbero realmente avere luogo, dai danni agli edifici ai primi soccorsi, dalla reazione delle persone alla ricostruzione. La storia dei tre protagonisti prosegue lentamente e si riduce in definitiva al loro cammino attraverso una Tokyo post-apocalittica ricreata con assoluta precisione, nella quale incontrano gente terrorizzata, scortese e pronta a schiacciare il prossimo per salvare la pelle, ma anche fulgidi esempi di commovente solidarietà.
La caratterizzazione dei personaggi è nella media, senza elementi notevoli ma neppure clamorosi scivoloni. La protagonista Mirai, inizialmente delusa dai genitori e in generale dal mondo degli adulti, evolve poco e soltanto a causa degli eventi catastrofici che le stanno intorno, facendo perdere agli sceneggiatori una buona occasione per sviscerare, seppure in un contesto atipico, la sempre complessa tematica della crescita e della paura di diventare grandi. Yūki e Mari, invece, sono tratteggiati in modo più riuscito: il primo è un bambino ottimista e fiducioso, sempre allegro ma non privo di momenti di razionalità e maturità, in cui le molteplici sfaccettature dell'infanzia sono colte brillantemente; la seconda è invece una donna sicura di sé nonostante i lutti che l'hanno colpita in passato, forte e determinata, eppure come tutti fragile per la paura di perdere gli affetti più profondi.
Il character design non presenta grandi originalità e purtroppo dopo gli episodi iniziali subisce un drastico calo qualitativo, mentre i fondali sono accurati e ricchi di particolari.

Tokyo magnitude 8.0

Un frame tratto dalla sigla iniziale


Tokyo magnitude 8.0 riesce a trasmettere l'angoscia derivante da una situazione di emergenza estrema, senza dimenticarne il lato umano e gli effetti sulla psiche delle persone. Gli 11 episodi di cui è composta la serie racchiudono tante piccole storie e gesti quasi insignificanti, ma non ci si discosta mai a lungo da Mirai, unico vero fulcro della vicenda, costretta a crescere suo malgrado. Non mancheranno le lacrime, tante, per lei come per noi.

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