Prima della trasposizione di Peter Jackson sul grande schermo, altri artisti hanno tentato adattamenti diversi del capolavoro di J.R.R. Tolkien.
“Il Signore degli Anelli” e “Lo Hobbit”, prima di essere sontuose trilogie cinematografiche, sono stati anche cartoni animati e graphic novel, il più delle volte con scarsa fortuna.
IL SIGNORE DEGLI ANELLI, IL CARTONE ANIMATO
Il film animato è senz’altro la riduzione più famosa, che gli appassionati avranno sicuramente visto almeno una volta di sfuggita. Nel 1978 è stata realizzata una versione animata del primo volume, “La Compagnia dell’Anello”, e metà del secondo, “Le due Torri”, con la regia di Ralph Bakshi, un esperto cartoni animati per adulti.
Il gruppo degli Hobbit si nasconde dal Nazgûl e gli orchetti in azione.
Le tecniche di animazione sono innovative per l’epoca, ai disegni tradizionali si uniscono sequenze d’azione, interpretate da attori reali, a cui si sovrappongono disegni. Questo metodo, chiamato Rotoscopio, ricalca le forme umane dandogli un’apparenza cartoonistica e creando uno strano effetto realistico, che suscita da sempre reazioni contrastanti.
L’idea era buona ma, come ho detto, il risultato finale è molto particolare, e il netto stacco tra le scene disegnate e quelle realistiche può essere spiazzante per lo spettatore. A distanza di tanti anni l’aspetto di Aragorn e Boromir risulta davvero strano, per non parlare del povero Sam e del viso arcigno di Galdalf. In ogni caso, non ne è mai stato realizzato il seguito.
Su Youtube potete vederlo, in italiano, diviso in 13 parti. Questo è il link per la playlist, purtroppo incompleta.
IL SIGNORE DEGLI ANELLI A FUMETTI
Esiste una versione a fumetti molto meno conosciuta e ormai fuori commercio, non oso pensare al valore che potrebbe avere. “Il Signore degli Anelli” illustrato da L. Bermejo, Rizzoli Editore, uscito in tre volumi cartonati negli anni 1979-80-81. Il tratto risente molto del film di animazione di Bakshi, forse è anche una scelta voluta, e ha uno stile tipico degli anni 70-80.
La festa di Bilbo e i Nazgûl
I volumi sono praticamente introvabili e l’unica speranza è cercarli in qualche mercato dell’usato. Ammetto di aver avuto tra le mani solo il primo volume, più di una decina di anni fa (…finché il proprietario è venuto a cercarmi e mi ha intimato di renderglielo!) e, nonostante lo abbia cercato per tanto tempo nelle varie fiere del fumetto, non mi è più capitato di trovarlo.
LO HOBBIT A FUMETTI
Gandalf incontra Bilbo e la prima apparizione di Gollum.
Di più facile reperibilità è “Lo Hobbit”, illustrato da David Wenzel, Edizioni Rusconi e attualmente anche Bompiani.
Quest’adattamento è di tutt’altro tenore e lo trovo azzeccato oltre che molto più accattivante. Realizzato tra il 1989 e il 1990 e originariamente diviso in tre albi, è stato riproposto in un’unica versione da Rusconi. I disegni sono fiabeschi ma dettagliati, le tavole sono coloratissime e delicate dai toni pastello. Il particolare tratto di David Wenzel è senza tempo e, nonostante sia stato disegnato tra il 1989 il 1990, è tutt’ora attuale. È il mio preferito. Una festa per gli occhi.
Il libro si può trovare facilmente, per esempio su IBS (link).
L’unica pecca è la copertina anonima, sia nell’edizione Rusconi sia nella Bompiani, che riprende una tavola della storia.
Alla prossima!
Mala Spina