Attesissima versione live-action del manga cult Ashita no Joe scritto da Ikki Kajiwara ed illustrato da Tetsuya Chiba. La sceneggiatura ricalca – piuttosto pedissequamente – quella originale ed il ruolo del protagonista è affidato al celebre attore e cantante Tomohisa Yamashita (più noto nel j-pop nipponico con lo pseudonimo Yamapi).
“Rocky Joe ha 15 anni, vive di espedienti, nei quartieri piu’ fatiscenti e degradati di Tokyo. Un giorno mentre si scontra con una banda malfamata, e’ notato da un ex pugile alcolizzato Danbei Tange, che vedendo in lui la stoffa del campione decide di allenarlo. Quando il giovane per varie vicissitudini finisce in riformatorio, Danbei non perde la speranza e continua a impartirgli lezioni di box attraverso uno scambio epistolare. Quando Joe lascia il riformatorio, s’allenerà per diventare un boxer accreditato”
Fotografia raffinatissima di Keiji Hashimoto; questo e nient’altro resta nella memoria dello sventurato spettatore, magari fan nostalgico della serie a fumetti. Come nei peggiori presagi, l’opera di adattamento cinematografico incappa infatti in tutti gli handicap (tecnici ed artistici) che il cinema giapponese solitamente conosce in operazioni del genere: attori in perenne overacting (con l’eccezzione di Yamashita, inespressivo all’inverosimile), costumi da fiera di cosplay ed una narrazione piatta che ha il fiato corto sin dai primi minuti. Non salva il risultato il lavoro coreografico dei match, indeciso tra una lettura realista dei movimenti ed una edulcorazione digitale dei colpi. Probabilmente gli appassionati di pugilato, del vecchio manga originale (datato 1968) o della storica serie animata trasmessa su numerosissime TV locali italiane arriveranno ai titoli di coda.
Ma, per restare in tema, sarà davvero un’impresa dura…
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