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Tonno in crosta di pistacchi

Da Enricogrz
Era una notte buia e tempestosa. D'un tratto esplose un bacio!
All'istante pensai di dover subito ringraziare Snoopy (1), poi la cena. Crostacei, funghi, ostriche, champagne, cioccolato, uova, caviale, spezie profumate, asparagi, cioccolato, tartufo, corno di rinoceronte o sangue di animali misconosciuti: ogni popolo in ogni epoca ha cercato cibi e bevande erotici, afrodisiaci. L'aglio è un braciere di passioni, ma vi lascerà solo ceneri se preso con il terrore personale dell'alito cattivo. Meglio abbinare vino rosso e finocchietto.
"Ti amo”, non glielo avevo ancora detto. Lo avevo pensato, ma era sulla punta della lingua mentre assaggiavo le cotture. Andavo veloce con l'immaginazione. Stavo ancora valutando cosa potessi cucinarle. Avevo fumato tante sigarette e bevuto tanti caffè mentre aspettavo questi momenti. Mi ero più volte immaginato tutto, ma non ero così preparato. Non sapevo i suoi gusti, non sapevo cosa le piacesse mangiare e cosa non le piacesse mangiare. Per cominciare mi ero messo un grembiule, avevo afferrato un coltello e cominciato a tagliare una cipolla. Tutte le ricette che stavo pensando cominciavano con un soffritto di cipolla. Certo, così facendo escludevo subito svariati piatti. Misi da parte la cipolla.
Maiale e prugne sono un abbinata vincente, sempre, ma non in estate. Le crépinettes (fagottini) di fegatelli di pollo sono un piatto solenne, "ideale per festeggiare se non un anniversario, almeno qualche periodo di tempo condiviso e passato che la coppia voglia ricordare", spiega Manuel Vázquez Montalbán. Sarebbe eccesso di ostentazione festeggiare un incontro fresco, di poche ore o di pochi giorni. Tempo minimo: una settimana. Poi attenti, se qualcuna accennasse alla possibilità di servire fegato e spinaci separatamente, sarebbe la fine. Sua. Una volta mi piaceva pensare a tutte le donne, mi sarebbe piaciuto stare con loro. Non proprio in modo vero, mi piaceva pensare come sarebbe stata la mia vita con ognuna di loro, solo pensare. È questo che ti frega, pensare. Eppure non stavo male, direi più che stessi solo andando a tentativi senza troppo convinzione. Una delle ultime, questa, aveva un viso delicato, impossibile non esserne felici a guardarla. La conoscevo poco, pochissimo, eppure ogni qualvolta la vedevo il cuore mi palpitava di contentezza. Forse mi stavo innamorando e la invitai a cena. Messa da parte la cipolla, mi decisi: gazpacho con gamberi alla griglia e tonno in crosta di pistacchi.Tonno in crosta di pistacchi
Ingredientri per un lui e una lei
tonno fresco, tagliato alto
pistacchi
pomodori secchi
semi di papavero (o sesamo nero)
pangrattato
olioextravergine di oliva
Tonno in crosta di pistacchi
Prendete i pistacchi, sgusciateli e tritateli sul vostro tagliere preferito e iniziate ad apprezzare il profumo che è emanato da frutti. Tritate i pomodori secchi. Metteli in una ciotola e mescolati con pangrattato e semi di papavero. Prendete il tonno messo in congelatore un'oretta, perché? Due motivi: nel tagliarlo le fibre non si romperanno e la panatura si attacherà meglio. Non volete metterlo al fresco o non avete tempo, poco male, la panatura si attaccherà meno (come a me). Tagliatelo a strisce larghe 4 o 5 centimetri ovvero dell'altezza della fetta, spalmatelo di olio e passatelo bene nella panatura su tutti i lati. Mettete un paio di cucchiai di olio una padella antiaderente e cuocetevi le fette di tonno un minutino per lato. Potete servirlo tagliate a fettine.
Manuel Vázquez Montalbán però era mezzo saggio e non ha lesinato sui suggerimenti: "Non si sa di nessuno - scrive nelle sue Ricette Immorali - che sia riuscito a sedurre con ciò che aveva offerto da mangiare, ma esiste una vasta e complessa casistica di coloro che hanno sedotto spiegando ciò che si stava per mangiare". "Così - le dissi - il pesce azzurro si arricchisce con la presenza dei pistacchi e dei pomodorini secchi, che lo rendono croccante. La cottura, seppur breve, rende la carne compatta al palato. La troverai aromatica come se fosse consumata cruda".Tonno in crosta di pistacchi
1 It was a dark and stormy night è una frase scritta da Edward Bulwer-Lytton nel racconto Paul Clifford (1830). Divenne più nota per l'ampio uso che ne fece Snoopy, personaggio dei Peanuts disegnato da Charles Schulz. Era l'incipit dei suoi numerosi racconti battuti a macchina.

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