Sempre di corsa e quindi in ritardo di un giorno nel segnalarvi le letture che più mi sono piaciute la scorsa settimana fra i post dei “Blog Italiani nel Mondo”. Tanti anche oggi gli articoli belli da andarsi a leggere, come sempre in ordine di uscita:
♣ “Dall’altro lato” del blog “Slicing potatoes” dal Canada
L’autrice ci racconta che è quasi pronta la sua richiesta di adozione tramite un’associazione con la quale si trova anche a collaborare come neuropsichiatra. Ci racconta di un momento, inaspettato, in cui due occhi vivaci ed aggrappati alla vita, le strappano la sua veste professionale e la fanno sentire già dall’altra parte, dove lei si sente già mamma e dove soffre a pensare a questi piccoli che ancora non ne hanno una ad occuparsi di loro. Scrive:
“E poi, naturalmente, penso che sia ben probabile che nostro figlio sia già nato, che sia in qualche angolo della Cina, e stia passando momenti che io neanche riesco ad immaginare, e io non sono lì.
A me questa cosa strazia il cuore.”
♣ “Die Badewanne” del blog “Un alnaider a Berlino” dalla Germania
Una vasca in un nuovo appartamento suscita nell’autrice un’onda di ricordi che erano come assopiti e che emozionano proprio perché messi da parte da tanto tempo. Scrive:
“con gli occhi aperti a guardare il soffitto, come se quel bianco avesse qualcosa da dire, mi sono ricordata di quei fiori che – antiscivolo – decoravano la vasca della casa di medole e quando succede che mi ricordo cose a cui non avevo mai più pensato, io mi emoziono.”
Un giorno ricorderà allo stesso modo anche questo nuovo inizio che sta vivendo.
♣ “Quando sei cresciuta così tanto?” del blog “Mamme nel deserto” dal Kuwait
Un post colmo d’amore e tenerezza di una madre per sua figlia. Un rapporto fra loro che è cresciuto così come è cresciuta lei. Che non è più una bimba piccola solo da accudire, ma che diventa sempre più partecipe alla vita dei genitori. E che fa pensare a quanto, il tempo, corri via veloce. Scrive Mimma:
“Io e tuo padre per alcune cose ci sentiamo come se tutto si fosse fermato.
Che quelle volte che ci guardiamo allo specchio un po’ stentiamo a riconoscerci, e stupiti facciamo la conta di quanto tempo stiamo passando insieme.
Sì ci ricordi sempre di come il tempo scappa via. Oggi è già ieri e che domani non può aspettare.”
♣ “Albero di ricordi” del blog “Ero Lucy” da Miami
L’autrice ripercorre i suoi ultimi Natali attraverso i ricordi che le suscitano le varie decorazioni del suo attuale albero. Arrivate in anni e momenti diversi con un proprio significato. Scrive:
“Poi il 13 dicembre 2011 arrivai a Miami. Finalmente insieme. Vivevamo a Key Largo in una bella casetta tranquilla, e questo fu l’unica decorazione che mettemmo alla porta: c’eravamo noi, il resto che importava.”
♣ “Succede” del blog “Riru Mont in Glasgow” dalla Scozia
Un post estremamente intimo con una relazione perfetta fra parole ed immagini. Nuovi equilibri, paure ed emozioni dal cuore alla mente e ritorno. Scrive:
“Non avevo mai capito queste cose, a volte ci devi passare col cuore per capirlo poi con la mente e dire a un altro so cosa intendi. In questo periodo mi è aumentata l’empatia, vibro diverso. Fa male ma non è un male. Mi sa che sto imparando ad amare.”
♣ “La metafora dell’uncinetto” del blog “Squa” dalla Francia
L’uncinetto come una delle poche cose insegnate dalla madre all’autrice. L’incapacità di contare rispetto a lei, ma la capacità di realizzazioni assolutamente più fantasiose. Uno dei punti appresi che è imperfetto e sa di ribellione della madre alle convenzioni. La gioia di pensare che anche con un punto imperfetto si possono costruire cose belle e che si possono trovare degli atipici con cui condividere un tratto di cammino. Scrive:
“Oggi sto pensando che non sembra poi così grave aver appreso quella maglia bassa anarchica ed atipica. Non canonica. Io, all’uncinetto, posso costruirci lo stesso un mondo che è colorato, bello e funzionale come tutti gli altri. Pur con la consapevolezza, a volte dolorosa, di non poter parlare maglie basse con gli uncinettari canonici. Non è grave.Ne troverò di atipici sul cammino, spero.”
♣ “Questo dicembre” del blog “Mamma che casa” dalla Svizzera
Un dicembre faticoso per l’autrice. Pur avendo ritrovato un po’ di equilibrio dopo un evento difficile che l’ha messa a dura prova. Nonostante l’allegria e leggerezza che le porta sua figlia. La voglia di concludere un progetto lavorativo che è anche un sogno e di segnare dicembre con un traguardo positivo. Scrive:
“So solo che in questo dicembre in cui è come se mi mancasse qualche pezzo, ho bisogno di questo: di me, del mio lavoro, dei miei sogni. E ho bisogno di te. Di voi. Di noi.”
♣ “謙虚 o della modestia” del blog “Giappone Mon Amour” dal Giappone
Un post che ci spiega come sia diverso per i giapponesi il farsi conoscere dagli altri. Loro non parlano, descrivendosi, di sé stessi, ma lasciano che siano gli altri a capire. Per loro presentarsi, come facciamo noi italiani, nel migliore dei modi, è vanità. Due concetti e culture diverse dove la verità non sta per forza da una parte sola. L’autrice però ci conduce in modo magistrale attraverso il ragionamento che sta alla base della visione giapponese e ne esce un concetto bellissimo. Scrive:
“L’importante, veramente, è scoprire chi siamo noi. Conoscerci.
Saperlo ci renderà più chiari agli altri di quanto non farebbe qualunque pubblica dichiarazione.
Siamo, e questo basterà.”
♣ “Then hate me if thou wilt , if ever, now” del blog “Such an amount of worse for you” dalla Svezia
L’autrice ha l’ennesima notte insonne e si trova a pensare a due amicizie molto profonde che, intorno all’insonnia, sono nate e cresciute. C’è una certa malinconia nel suo racconto per un passato che non c’è più e che non può tornare. Scrive:
“I ricordi delle mie amicizie insonni mi fanno tenerezza. Il tempo è passato, senza dubbio. e adesso varie distanze e incomprensioni mi separano da quelle due fantastiche persone. E anche dalla me che ero.”
Anche per oggi ho finito. Buona lettura!