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TOP Post dal mondo expat #28.4.14

Creato il 08 maggio 2014 da Mamma In Oriente

Come sempre, sono un po’ in ritardo sui tempi stabiliti, ma quelli appena trascorsi sono stati giorni intensi. Non perché ho fatto qualcosa di particolare, ma perché sono state ore piene di progetti, sogni, riflessioni, scambi di idee, a volte discussioni. Tutto il resto è rimasto indietro, la famiglia mi ha dovuto spesso sopportare attaccata a PC e telefono. Non rimpiango però il tempo perduto. Anche se so che siamo solo all’inizio e che c’è ancora tanto da fare per un certo progetto che condivido con un gruppo di persone bellissime, sono contenta, perché mi sento viva come non mi succedeva da tempo! Avevo dimenticato che è proprio sotto stress che io riesco ad essere più energica ed efficiente che mai!

Ancora un attimo, prima di iniziare con la rassegna, per rivolgere un benvenuto ad altre due nuove piccole vite che sono arrivate nella nostra comunità di blog in giro per il globo. Altri due italiani come noi, ma già cittadini del mondo! Un lui e una lei. Non vi dico i nomi delle due neomamme per non togliere il piacere a loro di annunciarlo ufficialmente. Intanto però un abbraccio virtuale ai genitori ed alle loro creature!

Ed ecco la mia rassegna dei post che più ho amato nella scorsa settimana:

“#circus” del blog “IO & Marc” dalla Spagna

Un breve post che racconta però un messaggio importante: per quanto si ami la propria famiglia, marito e figli, non è giusto e, soprattutto, a lungo andare sano, che una madre annulli se stessa per occuparsi di loro. Sia che scelga di lavorare che di stare a casa, è giusto che ci siano momenti solo suoi da dedicare alle proprie passioni, agli amici, al relax. Spesso non è il marito che ci impedisce di prenderceli, ma il nostro voler essere delle mamme perfette. Scrive l’autrice:

“Inoltre, aiuta a non sentire più il sentimento di mala madre che a volte ci accompagna, il senso di colpa nel volere qualcosa che non comprenda figlio&compagno, se abbiamo bisogno di prenderci i nostri spazi, fare qualcosa fuori dagli schemi famigliari, che anche a volerlo negare, esistono.”

E, come ci fa capire nella conclusione del post, tornare dopo aver vissuto bei momenti, arricchisce anche la vita familiare e la investe di una nuova energia.

“Piccoli americani crescono” del blog “Ero Lucy Van Pelt” da Miami

L’autrice, accompagnando la figlia all’asilo, vede la maestra intenta ad insegnare ai bimbi a stare composti e con la mano sul cuore durante l’ascolto dell’inno nazionale americano. E’ un piccolo episodio che fa nascere una riflessione profonda ed importante. Su quanto sia importante costruire un senso patriottico già nei bambini. Non è questione di obbligarli, ma di fargli nascere un sentimento nazionalista che, purtroppo, in Italia poco si avverte. Spiega l’autrice pensando all’America:

“ Quello che penso è che l’amore per la Patria e la bandiera nasce da piccoli, certamente in qualche modo viene inculcato, ma questo è quello che fa grande questo paese nel concetto di appartenenza.”

Bellissimi anche molti dei commenti al post.

TOP Post dal mondo expat  #28.4.14

“Di vuoti e di pieni” del blog “Non si sa mai” da Dallas

Un piccolo post che mi è piaciuto molto. Due piccoli eventi frutti del caso si legano e completano inaspettatamente. Questo fa riflettere l’autrice su come sarebbe bello se fosse sempre così, se il vuoto trovasse casualmente qualcosa di bello che lo riempia. Ma subito dopo si chiede se la sua vita non sia già troppo piena e frenetica per poter accogliere, se capitasse, qualcosa di nuovo e bello. Spiega l’autrice:

” Ma poi mi è venuto da chiedermi… ce li ho davvero poi tutti questi vuoti io adesso? A volte mi pare di avere più che altro un sacco di pieni che si sovrappongono. Mi sembra di correre troppo, di affannarmi dietro a cose importanti forse, ma anche troppo quotidiane, banali. Se arrivasse qualcosa di nuovo ora, anche di grande valore, forse non sarei in grado nemmeno di fermarmi a notarlo in mezzo al resto ed è un peccato.”

“Isolamento” del blog “Kinnamomon” da Londra

E’ in una serata strana, che l’autrice si trova a riflettere sulla sua poca “socialità”, sul suo non bisogno impellente di parlare con altri e sull’amore per il suo lavoro di ricercatrice che la porta ad avere lunghe ore di solitudine passate a studiare. E sull’importanza degli amici che la riportano nella vita reale e le fanno capire che c’è una socialità anche nel suo lavoro. Mi sembra di cogliere che sia un po’ un ragionamento con se stessa quello che fa e che decida di metterlo nero su bianco proprio per ricordarselo. Scrive:

” Per me è molto facile dimenticare il senso paradossale della ricerca accademica: passare centinaia di ore a studiare qualcosa che non solo i profani non capiscono, ma di fronte a cui persino le persone nella disciplina sembrano perplesse; parlarne, un po’ [.........]e, alla fine, diffondere il più possibile quello che si è scoperto, in maniera che sia utile ad altre persone. Questa parte tendo a dimenticarla: che ci sono aspetti sociali in quello che faccio.”

“Giorni speciali” del blog “Il frutto della passione” dal Brasile

Oltre a questo, l’autrice la scorsa settimana ha scritto un altro post meraviglioso pur nel suo essere struggente e doloroso, ma io ho  volutamente deciso di scegliere il post successivo. Quello del momento del bilancio. Un bilancio molto positivo, pur con i suoi buchi neri di dolore. Un bilancio d’amore, caparbietà, tenerezza e passione. Di cui gioire e, soprattutto, da cui ripartire. Scrive:

” Se guardo questo post, mi accorgo che abbiamo davvero tanto di cui gioire. Ma soprattutto, mi rendo conto di quante follie abbiamo fatto per amore, di quanto abbiamo costruito partendo dal nulla, di quante strade diverse abbiamo percorso. Uniti, coraggiosi e un po’ incoscienti, abbiamo bruciato chilometri di vita. E siamo ancora giovani. Siamo solo all’inizio.”

Buon proseguimento a voi famiglia bellissima, con tutto il mio affetto.

Anche per oggi abbiamo finito, buona lettura!

p.s. qualche giorno fa, l’autrice di uno dei post menzionati nelle scorse settimane, pur ringraziandomi, mi ha scritto che la mia interpretazione non era del tutto esatta. Mi ha reso felice perché a volte, specie con post molto ermetici, qualche dubbio mi viene se sono riuscita ad entrare nel filo logico dei pensieri di chi scrive o se sto prendendo un abbaglio. Come mi fa piacere sapere di aver ben interpretato, altrettanto piacere mi fa sapere cosa pensava realmente l’autrice di un post che ho amato. Indagare e capire l’intelletto e l’animo umano mi intriga sempre molto….


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