Eccoci al consueto appuntamento del lunedì con i post più belli della scorsa settimana dai blog italiani nel mondo. Non è stata una settimana particolarmente ricca di post dal punto di vista di quantità, ma credo che sia normale. In questo periodo molte italiane/i all’estero iniziano a rientrare per le vacanze in Italia e sono o molto indaffarati per la partenza imminente o già in Italia impegnati a riempirsi di buon cibo ed a ricevere abbracci e coccole. Come biasimarli se hanno meno tempo per scrivere??? Fra quindici giorni anche per noi sarà tempo di rientrare. Fra l’altro per la prima volta da sola con i miei due monelli, forse per questo io non ci sto ancora pensando…vorrei proprio rimuovere la cosa!!
Ecco gli articoli che mi sono piaciuti di più in ordine di uscita:
♣ “Above us only sky” del blog “Such an amount of worse for you” dalla Svezia
Nonostante il titolo in inglese è un post in italiano di un blog che ho iniziato a seguire da poco. Un argomento delicato, la non appartenenza ad un luogo, sentito da tanti espatriati. Affrontato in modo sensibile e profondo. Ci racconta di un’amica nata a Singapore da genitori cinesi fuggiti dalla Cina, cresciuta poi in Francia, trasferitasi in Giappone per lavoro e poi nella Cina dei suoi genitori senza conoscere una parola di cinese. Lì tante difficoltà nell’apprendere una lingua per lei paradossalmente straniera e l’incontro con il futuro marito francese. Poi l’India e la Svezia. La voglia, in futuro di comprare casa in Francia, il posto che lei sente più di ogni altro casa sua. Ma dove lei sarà comunque sempre considerata una straniera per i suoi occhi a mandorla. Ma non si sentirebbe meno straniera in Cina o a Singapore. Scrive l’autrice:
“Tra un paio d’anni tornerà a Parigi e mi diceva oggi “allora dovrò affrontare la realtà”. Essere stranieri in terra straniera, o stranieri a casa. E trovare la nostra identità e la nostra appartenenza in un piccolo luogo dell’anima, dove certi spiriti affini trovano accesso, come per magia, a dispetto della loro lingua, della forma dei loro occhi, della loro pelle, della loro religione.”
♣ “Pensieri (confusi) da expat (in rientro)” del blog “Mommy Planner” dal Canada
Alessandra e la sua famiglia sono a pochi giorni dal termine della loro esperienza canadese e dal rientro in Italia. E’ un post pieno di malinconia e di incertezza quello che scrive. Nonostante la gioia per ritrovare famiglia e amici, ci sono anche tanti dubbi nella sua mente. Si chiede:
“Riusciremo a riprendere in mano le nostre vite di allora per quelli che siamo ora, tornare al posto che occupavamo nella vita della nostra famiglia e dei nostri amici senza sentirci goffi?”
E’ innegabile che si esca profondamente cambiati da un’esperienza forte come quella vissuta all’estero. Ancora di più se è una famiglia intera a trasferirsi. Quando si hanno bimbi piccoli spesso il tempo trascorso fuori dall’Italia è più di quello che loro hanno vissuto in patria. Ed è altrettanto innegabile che la vita, in nostra assenza, è andata avanti e noi non l’abbiamo vissuta come gli altri. Non è mai facile ritrovare un nuovo equilibrio.
♣ “Cahier de doleances” del blog “Migola” dagli Stati Uniti
Un post breve quanto intenso un cui ogni singola frase è ricca di significato. Un post di malinconia per il passato ed il presente. Persone del passato che non ci sono più, ma si sentono comunque vicine in un’altra dimensione, persone di un passato che potrebbero ancora esserci nel presente, ma che ci hanno un po’ dimenticato. Un sentire che le amicizie di un tempo, a cui ancora ci si sente legati e a cui ancora si dà tanto, non ci corrispondono più. Sentire che l’oceano che le separa da noi è diventato ormai così immenso da non poter più essere colmato.
Scrive l’autrice:“I fantasmi tornano a trovarmi spesso, mi chiamano la notte e incredibilmente manteniamo una relazione intensa fatta di storie, litigi, abbracci e amore.
Con gli esseri viventi invece, ultimamente, faccio fatica a mantenere integro e seguire questo filo che dovrebbe tenermi legata al passato.”
♣ “Polonia: Neon Varsavia (e vecchietti)” del blog “Ma che davvero?” da Londra
Chiara è in trasferta in Polonia per lavoro e, questa settimana, ha scritto molti post per descriverci ciò che ha visto con le parole e con le sue tante e belle foto. Fra gli altri, ho trovato particolarmente bello questo articolo perche’ attraverso i luoghi visitati ci riesce a trasmettere quel senso di rinascita e quella voglia di ricostruzione che anima Varsavia. Ci racconta anche un piccolo spaccato in cui un temporale la costringe a fermarsi sotto ad una tettoia accanto ad una fila di bancarelle dove anziani artigiani vendono i loro prodotti. Una battuta tira l’altra e, in un attimo, si raggiunge la confidenza sufficiente per tirare fuori le foto di un matrimonio di famiglia e per raccontare cose personali. Trovo che questi momenti, facciano di un viaggio, un viaggio diverso. Attimi che aggiungono più valore di tanti luoghi visitati. Scrive Chiara:
“Insomma mentre diluvia questi vecchini si raccontano e scorrere fra le mani le foto di un matrimonio è un momento surreale e bellissimo.”
Le foto che li ritrae in posa con il loro sguardo antico ed orgoglioso, sono semplicemente meravigliose.
Anche per oggi abbiamo finito. Come sempre, buona lettura!