Stupendamente leggeri ed eleganti, raffigurano una porta di accesso ad un'area sacra, che può essere l'ingresso di un tempio shinto (jinjia), oppure l'accesso ad una zona naturale, nell'acqua o ad un bosco: perchè è proprio di questa religione considerare sacro non solo il tempio, ma tutta la natura, i suoi elementi e le sue manifestazioni.
Semplice costruzione composta da due colonne verticali e da palo orizzontale posto sulla sommità, tradizionalmente dipinto in colore rosso vermiglio e fatto in legno o in pietra.
Passare sotto un torii rappresenta una prima forma di purificazione, la cui cura è molto importante per gli scintoisti.
"Esso rappresenta l'eterna interazione, poiché immedesimazione, del mondo umano con il mondo divino. Attraversare un torii significa rivitalizzare i sensi spirituali e rinnovare di continuo la partecipazione alla vita, all'universo intero e alla propria esistenza soggettiva."
(fonte Wiki)
Torii è composto dalla parola Tori, che significa "uccello" con l'aggiunta della i finale. Questo perchè si ritiene che in origine fossero stati dei sostegni dove far posare gli uccelli (quindi una uccelliera), animali tenuti in grande considerazione in quanto considerati dei tramiti tra il Cielo e la Terra, ovvero tra il piano umano e quello divino.
La leggenda narra che la dea del sole Amaterasu si nascose in una caverna per sfuggire al fratello Susanoo e nel mondo calò un'eclisse. Allora le persone per attirare la dea fuori dalla caverna costruirono il primo torii e vi depositarono sopra tanti uccelli, al cui canto la dea, incuriosita, guardò fuori quanto basta affinchè gli altri dei spinsero via la caverna per permettere al sole di tornare ad illuminare la Terra.
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