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Torino 2015 è già adesso, parola di Stefano Gallo

Creato il 28 novembre 2012 da Sportduepuntozero

Stefano Gallo - Torino 2015Sono passati solo 23 giorni da quando Torino è stata insignita ufficialmente del ruolo di Capitale Europea dello Sport per l’anno 2015 ma i lavori per farsi trovare pronti alla grande stagione sono già iniziati. Lo conferma l’assessore allo sport della Città di Torino, Stefano Gallo: <<Non c’è stata soluzione di continuità tra il momento dell’ufficialità e quello operativo – conferma – poiché non siamo davanti ad una semplice onorificenza, bensì ad una grande opportunità per la nostra città>>. Tangibili, infatti, due realtà che sono diventate tali in quest’ultimo periodo: <<La Coppa Davis a Torino, nel febbraio del 2013 – prosegue con giustificato orgoglio – e l’inaugurazione del primo Museo dello Sport all’interno dello Stadio Olimpico. Per quanto concerne la prima quando ho visto l’assegnazione di un match precedente a Napolie e ho pensato che anche a noi l’impresa sarebbe stata possibile. Rivedere il grande tennis maschile a Torino, nella sfida per la Coppa più importante delle competizioni internazionali a squadre, è assolutamente esaltante. Manca a Torino dal 1973 ed era veramente ora che tornasse. Il Museo dello Sport rappresenta uno splendido esempio di come una grande operazione possa dare lustro ad un sito senza impegnare denaro pubblico. L’iniziativa è infatti privata e non è costata nulla al Comune. Ha però una grande importanza, mediatica, d’immagine e di contenuti>>.

Torino 2015 Capitale Europea dello Sport è un progetto in itinere che punta al coinvolgimento di tutte le componenti del mondo sportivo torinese. Come riuscirete nell’operazione?: <<Parliamo in primo luogo dei grandi eventi. Dovranno essere utilizzati sfruttando il meccanismo dell’emulazione. Portare i grandi campioni verso il pubblico, soprattutto i giovani, significa indurre in loro la voglia di far sport, entrare in quella certa disciplina o in altre anche non affini. Incrementare i numeri dei praticanti è il primo dovere di una buona amministrazione. Il nostro scopo è proprio questo. Evento nazionale o internazionale non fine a se stesso, dunque, ma intriso di azioni per sfruttarne le potenzialità e le ricadute, senza dimenticare quelle sulle componenti del tessuto turistico, alberghiero, industriale e professionale della nostra città>>.

Giorni pertanto di lavoro intenso quelli che sono seguiti alla nomina: <<In ottica assegnazione – prosegue Stefano Gallo – avevamo già contattato tutte le Federazioni sportive nazionali invitandole a prendere in considerazione la città di Torino quale sito atto ad ospitare eventi e manifestazioni di richiamo. Ora stiamo ripetendo l’operazione e attendiamo le risposte che già in prima istanza erano state ottime. Stiamo altresì contattando tutte le realtà cittadine, Università, Politecnico, Unione Industriale, Società sportive, Enti promozionali, con la finalità di presentare loro il progetto Torino 2015>>. Esternazioni dinamiche ma non solo: <<Dovremo avere molta considerazione per la trasmissione del filone culturale legato allo sport. Le idee in questo senso sono molte. Potremo indire un concorso nelle scuole per la scelta dell’Inno di Torino 2015; così un concorso per premiare la migliore opera d’arte a tema; ed ancora premiare la miglior opera fotografica, il racconto o la poesia a tema più toccanti, la miglior opera letteraria sullo sport e, perché no, la miglior tesi di laurea sullo sport>>.

Molte le tematiche in gioco, dunque; come pensate di agire sotto il profilo prettamente operativo?: <<Costituiremo dei tavoli di lavoro per sviluppare e rendere reale ognuna di queste idee. Nel giugno- luglio del 2013 vogliamo dar vita ad una 24 ore dello sport, che verrà ripetuta negli anni a seguire, con il coinvolgimento dell’intero tessuto sportivo cittadino. E’ qui che bisogna agire nell’ottica dell’incremento dei numeri di praticanti cui facevo riferimento e della creazione della maggiore sensibilità dei cittadini sul tema. Dovremo sollecitare anche il mondo economico privato a partecipare attivamente al progetto di cui stiamo delineando i contorni, interagendo con lo stesso in modo fattivo. Una vera e propria azione di marketing sportivo>>.

Sport e giovani. Recentemente a Torino si è svolta un’importante celebrazione. La vuole ricordare?: <<E’ un piacere aver ospitato al PalaRuffini la Festa per i 100 anni della Guardia di Finanza. Erano presenti anche 35 campioni olimpici, rappresentanti delle Fiamme Gialle, che hanno firmato autografi e si sono intrattenuti con oltre 1300 bambini delle scuole cittadine. E’ proprio questo il tipo di intervento che dovremo sempre più fare e rientra nel meccanismo di emulazione ed emozionale che conduce all’aumento del numero degli sportivi. Molto importante in questo caso è stata la collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale>>.

Innovare e proporsi vincenti significa, anche per le realtà sportive cittadine, informatizzarsi, come ha sottolineato in occasione del “Social Media Week” svolto a Torino nello scorso ottobre: <<Stiamo facendo la riforma del regolamento delle concessioni sportive – sottolinea l’assessore Gallo – e uno dei criteri di assegnazione di punteggio per l’esternalizzazione della gestione degli impianti sarà proprio la capacità dei concessionari di utilizzare le tecnologie info-telematiche. Nei prossimi 15 giorni lo stesso regolamento dovrebbe trovare approvazione. Ricordiamo che il mondo dello sport, nella sua interezza, è un po’ indietro sotto questo punto di vista. L’informatizzazione contribuirà anche alla necessaria maggior trasparenza di settore>>.
Quale la soddisfazione personale più significativa quando parliamo di Torino 2015?: <<
Avere un sindaco che crede molto nello sport e che sullo stesso fa uno degli assi portanti del proprio programma. Pertanto trovarsi davanti ad una prospettiva di lavoro triennale nella quale sarà possibile spaziare tenendo sempre presente l’aspetto culturale del progetto. Tutto ciò è motivante, una bella sfida, assolutamente da vincere. E sarà bello farlo tutti insieme. L’aver ottenuto la Davis è in ogni caso già la realizzazione di un sogno>>. 

di Roberto Bertellino


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