Domenica 21 aprile 2013 si è tenuta la XIV Turin Half Marathon. Come ogni anno, sono stati percorsi i 21 km tra Torino e Collegno, ma quest’anno c’era uno spirito diverso ad aleggiare intorno ai maratoneti che hanno sfidato la pioggia di questa domenica di aprile.
Le strade sono state riempite da circa 1.500 atleti, ma quest’anno Torino corre in lutto: è impossibile, infatti, non ricollegare la maratona di oggi alla tragedia che ha sconvolto Boston, e che ha decisamente segnato l’approccio alla gara torinese. L’amarezza è ancora più profonda se si considera il sottile legame, il gemellaggio tra i due eventi: entrambe le maratone sono nate nel 1897. I maratoneti indossavano una maglia nera in segno di lutto; il colore, tuttavia, è assolutamente casuale, in quanto era stato già deciso settimane fa, in una sorta di amara coincidenza.
A presentare l’evento è stato Luigi Chiabrera, mentre le immagini di Boston scorrevano sullo sfondo. Chiarera ha dichiarato: -Per la prima volta il terrorismo colpisce il mondo della maratona e lo ha fatto contro una delle manifestazioni più significative. La maratona di Boston è legata a doppio filo a quella di Torino, perché sono nate entrambe nel 1897, anche se quella nordamericana ha fatto tutte le edizioni mentre la nostra ha avuto una lunga pausa. Tra tante difficoltà, contro la tentazione di scappare, noi invece vogliamo esserci: è stata colpita gente per bene ma, se lo scopo era farci rimanere a casa, noi non accettiamo questo ricatto.-
Un atto di volontà, dunque, e di solidarietà per coloro che hanno perso la vita a causa di una bomba solo perché stavano correndo, coloro che hanno perso la vita praticando, paradossalmente, un’attività che la dovrebbe migliorare.
il percorso ha visto la sua partenza dalla sede della Turin Marathon, in corso Regina Margherita, nel parco della Pellerina, fino a Collegno e ritorno.
La vittoria è stata attribuita a due atleti del Kenya, Nicholas Togom per gli uomini con il tempo di 1h02’24”; Goretti Jepkoech, per le donne, con il tempo di 1h12’19”.
Articolo di Giulia Porzionato.