#TorinoCrowdfunding, un evento che lo scorso 12 aprile ha reso protagonista il Crowdfunding nella città di Torino con ospiti e relatori provenienti da diverse zone d’Italia e collegamenti video con relatori stranieri. Un’intensa giornata di incontri e dibattiti, in cui si è fatto il punto della situazione e conosciuto le principali piattaforme italiane con le loro esperienze di successo. Proficua occasione per la presentazione ufficiale dell’Italian Crowdfunding Network, un’associazione senza scopo di lucro dedicata alle piattaforme e volta alla promozione e alla corretta diffusione del fenomeno.
Crowdfunding, quasi un Made in Italy
Dall’evento cui abbiamo partecipato come Comunicazione Digitale è emersa un’Italia pioniera nel Crowdfunding, un vero e proprio nuovo modo di fare impresa. La varietà dei progetti e la forte creatività sono i punti di forza della nostra realtà nonostante il cammino sia appena iniziato e i finanziamenti siano ancora ridotti. Ciò a cui si vuole puntare è la creazione di condizioni favorevoli per un modello in cui si possa ricorrere a piattaforme italiane di Crowdfunding , senza doversi rivolgere a quelle straniere, come ad esempio Kickstarter.
Le piattaforme di Crowdfunding
Creatività, Online Reputation e Social Media sono stati gli ingredienti più interessanti della giornata. Le diverse piattaforme si sono presentate ad un folto pubblico, ognuna con proprie specificità e particolarità.
Vi segnaliamo Produzioni dal Basso, nata nel “lontano” 2004 quando ancora non esistevano i Social Network, accoglie progetti provenienti da varie realtà (molto popolare fu l’iniziativa di Claudia Vago, a cui i donatori finanziarono il viaggio per seguire il movimento Occupy in America) e che si basa su un meccanismo di transazione senza filtri tra sostenitori e promotori. Interessante anche Shinynote, una grande piattaforma che raccoglie storie di vita e ha trasformato i “like” in abbracci virtuali.
Degne di nota infine DeRev, piattaforma che ospita progetti innovativi ma anche iniziative politiche e vanta una community online di quasi 40.000 utenti e Rete del Dono, un portale per la raccolta di donazioni online a favore di progetti d’utilità sociale ideati e gestiti da organizzazioni non profit.
Il caso Palazzo Madama a Torino
Tra il vasto panorama presentato, il fiore all’occhiello torinese: Palazzo Madama, che avviato una campagna per riportare in Italia il servizio in porcellana di Meissen appartenuto alla famiglia Taparelli d’Azeglio. Grazie al grande coinvolgimento online e all’affetto di cittadini, associazioni e imprese per questa storica istituzione museale, l’obiettivo di 80.000 euro è stat0 raggiunto ancor prima della data prevista (31 marzo), un grande successo che ha permesso di raccogliere fondi in più per coprire le spese di trasporto da Londra a Torino e per l’esposizione a Palazzo Madama. Anche la cultura, quindi, sfrutta le potenzialità del crowdfunding assicurando ai cittadini le opere d’arte che loro stessi possono contribuire a finanziare.
Il quadro normativo
Infine, per chi volesse approfondire, un altro traguardo tutto italiano è il quadro normativo che regolamenta il crowdfunding introdotto a fine marzo dalla Consob, e aperto alle consultazioni pubbliche fino al 30 aprile. Questo regolamento, è dedicato alla raccolta di capitali di rischio da parte di start-up innovative tramite portali on-line, ovvero l’equity – based crowdfunding, con gli obiettivi di garantire la trasparenza delle operazioni, facilitare la fruibilità delle documentazioni e garantire l’accesso al maggior numero di informazioni.
Conclusioni
Ora che le basi del crowdfunding si stanno consolidando anche grazie alla nuova normativa, le giovani start-up e tutti i creativi con una buona idea in mente avranno un valido aiuto per proporre il loro progetto in modo semplice e innovativo. Dal lato di chi investe, la creatività e la trasparenza sono i punti forti: grazie alle svariate community e ai Social Network, la vetrina dei progetti diventa sempre più interessante e coinvolge sempre più persone che vogliono contribuire attivamente e donare con procedure che garantiscono affidabilità e sicurezza. Non resta dunque che navigare per la Rete alla scoperta dei progetti più accattivanti e dare il proprio contributo affinché diventino realtà.
Se volete rileggere i tweet della giornata seguite su Twitter l’hashtag #torinocrowdfunding