Nelle mie vene non scorre certo sangue piementese - dice p. Giuseppe Inverardi, missionario della Consolata, ex superiore generale, oggi operante in Tanzania - ma il cuore batte un po’ piemontese, perche’ l’Allamano è vettore della spiritualita’ e della realta’ torinese-piemontese.
La meravigliosa Torino del 1800 e del 1900 con la sua schiera di santi e beati, di sante e beate.
Diocesi unica al mondo.
I cosi’ detti ‘santi sociali’, parole pronunciate anche dal papa, con un impatto sulla chiesa universale e il mondo intero.
Si ripeteranno queste ‘mirabilia Domini’, se non a Torino, altrove?
Preghiamo con fede, amici tutti, perché lo sia davvero.
p. Giuseppe Inverardi (IMC)