Torino World Masters Games: Nel ciclismo, lo stesso percorso della Formula 1 di Nuvolari.

“Il percorso della gara di criterium di ciclismo non è un percorso qualunque” ha dichiarato commosso un volontario, torinese D.o.c., che ha partecipato all’organizzazione della gara criterium di ciclismo di ieri mattina. “La partenza è la stessa della formula Uno dell’era del grande Tazio Nuvolari! Io ero solo un bambino, ma c’ero. Proprio a pochi metri da qui, nella “curva dell’Orto Botanico”, durante una gara, Nuvolari perse una ruota, che andò a finire nel Po, ma riuscì con tre ruote a raggiungere l’arrivo!”. Questa passione e questo senso di partecipazione dell’intervistato, anziano, ma con lo stesso entusiasmo del bambino che, nella sua città, vide correre il “Mantovano Volante”, sintetizzano questa mattinata in bici dei Master.

La nota dolente però c’è ed è, di nuovo come nella 10 km, l’organizzazione. E’ proprio per questa ragione che, di fatto, non si è trattato di una vera e propria gara di criterium, ma di una gara di velocità, basata solo sul piazzamento finale. Il criterium invece implica una maggiore complessità nella valutazione, si tratta di una corsa ciclistica a punti su strada. Prevede la ripetizione dello stesso circuito e una valutazione strutturata su criteri diversi, come il numero di giri percorsi, i punti ottenuti, il piazzamento negli sprint intermedi, senza limitarsi semplicemente all’ordine di arrivo.

Lo spirito competitivo, però, era lo stesso nell’aria, molto più che in altre competizioni. Si è anche tradotto in momenti di tensione a fine gara tra i partecipanti più giovani. C’è stato anche un piccolo incidente, nella categoria dei 40,45, 50 anni, la più numerosa, con oltre cento iscritti, che ha coinvolto, oltre alle innocenti transenne, una decina di atleti. Fortunatamente non è stato necessario l’intervento delle ambulanze, sempre a disposizione e pronte per ogni evenienza.

Veniamo ai risultati delle categorie maschili di questa mattina. Il podio dei più giovani, i 30+, è marchiato Brasile, Italia e Giappone con Lima Moises al primo posto, Claudio Rendinella al secondo e Ikeda Shohei al terzo. La categoria 35+ ha visto l’Italia vittoriosa, con Dario Zampieri e Andrea Mascheroni, rispettivamente, al primo e al secondo posto. Infine nel gruppo dei 40-45-50+,  il primo classificato è stato il ceco Cirkl Petr, il secondo, il tedesco Karl Alexander Bauer e il terzo, l’australiano Kimber Nigel.

Bernardino Chiavola, direttore operativo del Comitato Organizzatore dell’attuale edizione ed ex partecipante nel ciclismo ai Giochi di Sidney, ha anche fatto chiarezza su un dubbio legittimo per i meno esperti : “Come feci io in Australia,  anche tutti i ciclisti venuti qui a Torino, si sono portati le bici da casa, qualunque fosse il paese d’origine. Nessuno di loro avrebbe mai rinunciato alla propria bici!”

Il Foto-Racconto della quarta giornata di Massimo Pinca

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