Torino World Masters Games- Foto Fulvio De Asmundis
Non mancano gli spunti nel torneo di tennis targato World Masters Games Torino 2013, in corso sui campi della Stampa Sporting Torino. I tabelloni di singolare sono ormai giunti alla fase ad eliminazione diretta e ieri sono andate in scena alcune sfide di ottimo livello. Tempo di semifinale infatti nel draw Over 40 Open maschile con protagonisti il favorito Graziano Silingardi, ancora in grado di impensierire molti 2.a categoria, ed Alessandro Caroleo.
Teatro di gara il sempre affascinante campo centrale del circolo che ha ospitato in tempi recenti i testa a testa per i titoli nei Challenger da 100.000 $ e nell’ormai lontano 1961 la finale degli Internazionali d’Italia, vinta da un certo Nicola Pietrangeli. Match a senso unico, nel pieno rispetto dei pronostici, con Silingardi preciso nelle trame di gioco e Caroleo in più circostanze falloso, alla ricerca di soluzioni veloci anche per non gravare troppo sul ginocchio malconcio. A salire in finale, al termine, è stato il maestro del Vittoria Cambiano. Un altro maestro, Stefano Bertone, ha invece conquistato nel tabellone degli Over 50 Open l’accesso alla semifinale. Traguardo raggiunto al termine del quarto di finale contro Paolo Berno. Migliore la partenza di quest’ultimo, che si è via via spento lasciando il passo al tecnico dei Ronchiverdi Torino.
Oggi scenderà invece in campo, attorno alle 15,30, nel tabellone Over 45 Open, Pietro Garibaldi, classificato 3.3 e di professione professore universitario, materia Economia Politica. Un vero e proprio ritorno al tennis, il suo, come dichiara con grande trasporto: “Il tennis è come un herpes, ti rimane dentro. Me ne sono reso conto quando ho ripreso la racchetta in mano, dopo tanti anni. E’ stato mio figlio Tommaso, 3.4 under 14, a ricondurmi a questa specialità. Accompagnando lui nei vari tornei ecco risentire la fiamma che pareva sopita. Mi ero fermato da C2 nel 1988, per ragioni di studio e scelte differenti. Ho immediatamente risentito il rumore della palla sulla racchetta, il sudore sulla pelle, la gioia del punto e via discorrendo. In un anno da NC sono risalito all’attuale classifica, di 3.3. Ora sono qui, pronto a giocarmi la medaglia nei World Masters Game.
La semifinale sarà ostica, contro Massimo Reviglio, ma ci proverò. Nel tennis la componente agonistica è fondamentale. Non si può prescindere dalla ricerca del successo. Chi la pensa diversamente vuol dire che non ha capito molto”. Cita filosofi ex tennisti a livello Challenger, vedi Wallace, e parla di uno sport paragonabile agli “scacchi correndo”: “La componente mentale è determinante nel nostro sport, così gli schemi che in campo si producono”. Un sogno?: “Entrare nella classifica dei 2.a categoria. Per uno come il sottoscritto che ha per anni frequentato il mondo della corsa sarebbe come siglare il tempo di ingresso (3 ore e 12 minuti) per la Maratona di Boston. Il mio personale è invece di 3 ore e 14 minuti, fatto registrare proprio nella Maratona di Torino”. E dopo i World Masters Game?: “Tornei regionali di 3.a categoria e ITF nel Senior Tour. Le sfide mi piacciono e ogni sportivo che si rispetti è giusto che le rincorra. Al pari del porsi obiettivi e cercare di raggiungerli”. Il prossimo è già dietro l’angolo e prende le forme del podio ai World Masters Game di Torino 2013: “Avrebbero potuto e dovuto essere promossi meglio, almeno nel tennis – afferma congendadoci Pietro Garibaldi”.