L’ultima giornata dell’atletica leggera targata World Masters Games si è aperta con la mezza maratona, partita di prima mattina al parco del Valentino. Said Boudalia, marocchino di nascita ma italiano di adozione, ha concesso il bis dopo il trionfo nella 10 km di corsa su strada disputata domenica scorsa. Grande soddisfazione per l’atleta master 45, al traguardo dopo un ora e 11 minuti: “una bella gara in un posto fantastico. È la prima volta che partecipo ai WMG, mi sarebbe piaciuto riscrivere il record del mondo di categoria ma il percorso era davvero tosto”.
Prima classificata tra le donne Silvia Savorana, che ha concluso la prova in un ora e 22 minuti. Tra i partecipanti anche il torinese Alessandro Giannone, giunto all’appuntamento di oggi con i due ori conquistati nella 10 e nella 5 km (categoria 35+): “questo è il mio campo di allenamento, dove tutti i giorni mi alleno con il gruppo di base runninig”. Ingredienti necessari per una gara memorabile sono un tifo caldissimo e un contesto spettacolare: “Torino è una città bellissima e merita di ospitare eventi del genere. Speriamo ce ne siano anche in futuro”.
Nel frattempo, sulle acque del Po si è svolta la prova di canoa maratona, organizzata dal circolo “Amici del fiume”. “L’organizzazione è cominciata un anno e mezzo fa” spiega il presidente Mauro Crosio, “il percorso è già stato collaudato in varie gare nazionali e in due edizioni dei Campionati Italiani; confidiamo di ospitare anche i nazionali del 2015”. Lunghezza del percorso diversificata a seconda dell’età: 14 km per gli over 45, 26 per i più giovani. Concluse ieri le prove individuali, in acqua oggi i C2 e K2: “abbiamo introdotto anche gli equipaggi misti (uomo-donna o atleti di nazionalità differente) per dare a tutti la possibilità di partecipare, in linea con lo spirito dei WMG”.Quasi 300 gli iscritti, provenienti per la maggior parte da paesi dell’est Europa (Russia e Ucraina), in cui la canoa è uno sport nazionale; al via anche diversi concorrenti tedeschi e italiani, tra cui Manuela Poggio, vincitrice di 9 medaglie nelle gare di sprint disputate a Candia. La storia più divertente è senza dubbio quella di Vasyl Karpstov, ucraino classe 1951 partito da Jalta e giunto a Torino dopo un viaggio interminabile a bordo di un furgone vecchio di 40 anni. Ieri protagonista di una caduta in acqua prima di concludere in quinta posizione.
Non sono passati inosservati neppure i connazionali Georgii Slunchenko e Georgii Vasyliev, unici canoisti a utilizzare un’imbarcazione di legno. Altra nota di colore riguarda alcuni volontari della società torinese che nel mese di maggio hanno completato la traversata del Po da Torino a Venezia; 15 giorni e centinaia di kilometri di navigazione, conclusi con la storica “Vogalonga” della città lagunare.
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