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Torna la nostalgia con TecheTecheTè, su Rai1 i volti che hanno fatto la storia

Creato il 29 maggio 2013 da Digitalsat

Torna la nostalgia con TecheTecheTè, su Rai1 i volti che hanno fatto la storiaLa tv nostalgia va forte d'estate, il grande tesoro si chiama Teche Rai: una miniera con oltre 1 milione di ore di materiali, spezzoni di servizio pubblico dal 1954 ad oggi.

Così dal 3 giugno su Rai1, ogni sera alle 20.30 (dopo il Tg1), tornano i protagonisti che hanno fatto la storia della televisione in TecheTecheTè, con una rinnovata veste grafica e un altro sottotitolo: da 'Il Nuovo che Fù a 'Vista la Rivistà.

Gli accostamenti sono audaci: Ignazio Silone chiosa Raffaella Carrà, Rita Levi Montalcini con Nino Manfredi, Enrico Berlinguer con Rosario Fiorello, Giorgio Almirante con Luciana Littizzetto, nella più spavalda, sfacciata e sfaccettata rivista di immagini: figure nobili della storia nazionale - letterati, scienziati, statisti - che hanno affidato alla televisione (il 3 gennaio 1954 la RAI-TV dette il via alla programmazione regolare) il loro pensiero. Se lo scorso anno infatti il programma più seguito della stagione estiva giocava a proporre ogni sera il confronto tra 3 monografie di artisti di ieri e di oggi, in questa nuova edizione la regola è il tema: A come America, B come Bacio, C come Canzonissima fino alla Z come Zucchero, nel senso della leggiadria. A 60 anni dall'esordio dei programmi televisivi TecheTecheTè analizza insomma ogni singola voce, illustrando per immagini come e da chi è stata raccontata in questo lungo arco di tempo.

«La qualità - fa notare il direttore di Rai1 Giancarlo Leone, ricordando il successo di ascolti del programma lo scorso anno - premia sempre. Il pubblico apprezza la tv del passato perchè riconosce una televisione di altissimo livello, i programmi erano scritti da grandissimi autori e in una Rai che non conosceva ancora la concorrenza arrivavano autentici giganti, nessuno si sottraeva, da Totò ad Alberto Sordi, da Mina a Corrado e tantissimi altri. Una tv che oggi sarebbe, diciamolo, impossibile riproporre».

Barbara Scaramucci a capo di Rai Teche aggiunge:

«Va detto che quando la tv è ben fatta la gente la guarda anche oggi Montalbano, fa il record anche in replica perchè è un ottimo prodotto».

Si parte lunedì 3 giugno, all'indomani della Festa della Repubblica, con I come Italia: un'esilarante parata di attori e cantanti per illustrare come è stato raccontato il nostro Paese - i nostri eroi, i nostri tic, i nostri pregi - in oltre mezzo secolo di gag televisive e brani musicali a soggetto tricolore.

La sigla del programma è stata convertita in un delirante miscuglio musicale: il TecheShake costruito su una cellula ritmica che incoraggia il movimento libero, una sorta di risposta italiana all'Harlem Shake, lo stile che sta spopolando negli Stati Uniti. Ideato da Eleonora Paterniti e Enzo Campagnoli con coinvolgimento di Pasquale Panella il TecheShake estrapola e ricolloca tutto, nello stile del programma, dalla sezione fiati del rhythm and blues alle citazioni pop, alle arie operistiche, fino al nitrito del Cavallo Rai di Viale Mazzini. Ma non basta: lo stesso brano è associato a un ballo che - assicura Michele Bovi - «si candida a diventare il tormentone da discoteca dell'estate 2013».

Un mosaico di 4 danze che hanno decorato l'intrattenimento storico della televisione italiana: il Tuca Tuca di Raffaella Carrà (1971), il Geghegè di Rita Pavone (1965), il Testa Spalla di Don Lurio (1973) e il Cicale di Heather Parisi (1981). E viste le date di nascita delle rispettive figure sorge addirittura il sospetto che siano stati proprio Rita Pavone, Raffa, Don Lurio e Heather (ovvero i primi a muoversi liberamente su passi musicali) a ispirare gli americani per l'Harlem Shake.


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