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Tornare adolescente, per una sera.

Da Mafalda1980 @mafalda1980
Tornare adolescente, per una sera.
E' stato bellissimo.
E' stato surreale.
Come forse ricorderete, ero persino indecisa se andare oppure no.
Siamo partiti, il mio amico L. ed io, alle cinque del pomeriggio: all'ultimo momento, dopo la poppatina pomeridiana. IlMioAmore mi ha rassicurata e sono partita col cuore -abbastanza- in pace.
L. (anzi, lo chiamerò Elle, che le lettere puntate non mi garbano un granchè) mi aveva avvertito che la sua auto non ha il climatizzatore, ma il mio ottimismo aveva prevalso. Nei poco più di 200 km da qui a Milano abbiamo fatto la sauna: siamo arrivati in un bagno di sudore. Vabbè.
Ci siamo incamminati verso lo stadio, da Piazzale Lotto in poi abbiamo seguito la folla di mie coetanee che vi si avviava a passo spedito, alcune con tacchi improbabili (persino io che esco sempre taccata avevo ripiegato su ben più comode scarpe da ginnastica), un gruppo invece indossava una T-shirt stupenda con la scritta "Oggi ho 12 anni". Ecco, è così che mi sono sentita per tutto il tempo. Sono tornata ai primi anni '90, quando la band raggiungeva l'apice del successo e io passavo da una preadolescenza ancora felice a un'adolescenza cupa e densa di tristezza.
Elle ed io, arrivati allo stadio, siamo riusciti anche a perderci di vista per dieci interminabili minuti.
Mi sono vista ricorrere ai megafoni delle forze dell'ordine: per fortuna non ce n'è stato bisogno...
Vista la netta preponderanza di pubblico femminile, notoriamente remissivo (ah ah ah), ci siamo fatti spazio e siamo arrivati sotto il palco, il che ha permesso a me -che sono piuttosto nana- di seguire benissimo tutto lo spettacolo, e a lui -che è bello alto e si era offerto di fare le foto- di scattare 339 foto. Praticamente tutto il concerto minuto per minuto!
Non posso negare di aver pensato spessissimo alla Purulla, come dimostra la foto in alto, souvenir della serata. Però me la sono proprio goduta.
C'è mancato poco che assistessimo a una rissa (c'era un gruppo di inglesi, uno era ubriaco e ha toccato il culo a un malcapitato venditore di bibite che si era avventurato nella folla... Che brutta scena) e che rimanessimo intrappolati nel parcheggio (la sbarra era bloccata, è stata tirata su di peso). Ma anche gli imprevisti sono stati divertenti.
IlMioAmore se l'è cavata egregiamente, la Purulla è stata bene, anche se non ha voluto nè il biberon nè il latte artificiale (bisognerà riprovare...) si è addormentata senza grossi problemi.
Quando sono tornata a casa, alle 2, si era appena svegliata: lui ce l'aveva in braccio, li ho abbracciati felice e puzzolente (potete immaginare il caldo che faceva: durante la canzone The Flood aveva piovuto, neanche a farlo apposta, ma non era servito a rinfrescare l'aria), l'ho allattata e finalmente ci siamo addormentati tutti e tre.
Buonanotte Take That.
Tornare adolescente, per una sera.

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