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Torno indietro e cambio vita, di Raoul Bova dal 18 giugno: recensione e giudizio

Creato il 17 giugno 2015 da Rodolfo Monacelli @CorrettaInforma

“Se potessi tornare indietro cambierei tutta la mia vita!” è la frase che dice Marco (Raul Bova) il protagonista del film “Torno indietro e cambio vita”, in un momento di sconforto, dopo che la moglie Giulia (Giulia Michelini), con la quale sta insieme da quasi 25 anni, gli confessa che ha un altro e vuole la separazione. Costretto a lasciare casa, Marco chiede l’aiuto del suo amico Claudio (Ricky Memphis). In quel momento, però, un’auto li travolge e i due si risvegliano magicamente nel 1990, pochi giorni prima del fatidico incontro tra Marco e quella che sarà la sua futura moglie. Si ritroveranno così a rivivere la loro giovinezza con i tipici problemi degli adolescenti: la scuola, i conflitti con i genitori (Paola Minaccioni e Max Tortora, in particolare) e gli amori, però con la testa di quarantenni. E dovranno decidere se cambiare proprio tutto della loro vita.

Il film dei fratelli Vanzina, che uscirà domani 18 giugno nelle sale italiane, ripropone argomenti già visti nel mondo del cinema come l’insoddisfazione della vita attuale e il desiderio di tornare indietro, in qualche modo, per cambiare le cose. Ma se il tema del film non è proprio originale, sicuramente la verve degli attori lo rende godibile.

E poi chissà quanti vorrebbero si realizzasse la possibilità data dal film “Torno indietro e cambio vita”. Tra tutti sicuramente l’attore principale, Raul Bova, che dopo la separazione nel 2013 con Chiara Giordano (dopo 13 anni di matrimonio e due figli) ha dovuto affrontare una battaglia (mediatica e legale) con la suocera Annamaria Bernardini De Pace, celebre avvocato divorzista.


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