Mesi fa in questo articolo “Diventare Grandi a tavola “ , vi avevo parlato di come fosse importante educare, in base all’eta, i bambini ad una sana alimentazione. Questo non è facile, me ne rendo conto da mamma: sappiamo tutti quanto i bambini possano essere abitudinari, diffidenti e poco inclini alla sperimentazione, soprattutto a tavola. Tuttavia, come vi dico spesso, coinvolgerli fin da piccoli nelle attività in cucina è un ottimo modo per vincere alcune resistenze. Se diventano attivi nella preparazione del cibo, della spesa tutto diventa più semplice e loro sono più disponibile ad accettare e quindi assaggiare qualcosa alla cui creazione hanno partecipato. Può non essere facile, ma mai demordere e farsi prendere dalla fretta dei primi “No” ricevuti: usate tanta fantasia ma non nascondete il cibo in strane preparazioni, il bimbo potrebbe percepirlo come “questo cibo non è buono, è poco appetibile” . Inoltre fate in modo che i piatti siano belli, che i cibi siano ben distinguibili fra loro, i bimbi non sopportano di vedere nel piatto tante cose troppo vicine le une alle altre, ad esempio il pezzo di prosciutto immerso nel sugo delle carote saltate in padella (vedi piatti delle mense scolastiche). Cercate sempre di essere sinceri e fidatevi del loro senso dell’appetito: non fatevi prendere dal panico se non mangiano, se hanno fame, i bimbi mangiano! Vedrete che piano piano la loro diffidenza si trasformerà in curiosità. Vi dico tutto questo per esperienza personale, prima con Serena(tutt’ora la “schittignosa” e difficile di casa) e ora con la piccola Greta. Tutta questa premessa perché? Settimana scorsa la mia amica Maria mi ha portato dalla montagna un sacchetto pieno di castagne: che bontà! Chiacchierando proprio con Serena mentre le stavamo preparando le dicevo che volevo fare una torta con la farina di castagne: “no mamma, che schifo, se fai quella roba appiccicosa che hai preparato l’anno scorso io non te la mangio”!
Si riferiva al mio adorato castagnaccio, di cui io sono estremamente golosa e che lo scorso inverno ho mangiato praticamente tutto io perché alla ciurma non piace!
Ah si?! Un capitano non si arrende mai, e così ho preso dalla dispensa la farina di castagne, le belle mele del nonno, un po’ di timo dal mio piccolo angolo di erbe aromatiche e mi sono messa subito all’opera per preparare LA TORTA di mele con farina di castagne e timo!
A parte un quarto che ho “regalato” alla mia amica Gloria, che come me adora le castagne, il resto della torta l’hanno praticamente mangiata tutta loro, la mia ciurma: tè vist che sorpresa! Bene, ho rifatto questa torta già due volte su esplicita richiesta della Signorina Serena, il vero capociurma di questa nave!
Profumatissima, soffice e morbida, succosa, ogni boccone si scioglie in bocca, leggera e semplice da fare, senza glutine e senza lattosio: che volete di più? Provatela! Il viaggio continua, la favola non è finita!
Ingredienti:
usate come dosatore un bicchiere di yogurt da 125ml
1 bicchiere di yogurt di soia
3 bicchieri di farina di castagne
1 bicchiere di zucchero di canna
1 bicchiere di olio Carapelli ai semi e cereali
1 cucchiaio di miele al timo
3 uova
3 mele annurca
1 bustina di lievito senza glutine
1 cucchiaino di timo fresco
In una ciotola unite lo yogurt, la farina, lo zucchero, l’olio, il miele, le uova, e il timo fresco. Mescolate bene sino ad ottenere un composto morbido e senza grumi, aggiungete le mele a fettine sottili e il lievito. Mescolate incorporando bene tutti gli ingredienti e versate il tutto in una tortiera precedentemente unta.
Infornate a 180° per 45 minuti circa.
Voilà, la torta è pronta.
Un profumo meravigliosa avrà riempito la vostra cucina… attendete che si raffreddi bene e poi servite con una spolverata di zucchero a velo a piacere!
Ideale come dolce dopo cena e per merenda!
Buona vero???
Con questa ricetta partecipo al Contest “Ricette d’Autunno” del blog C’è Crisi C’è Crisi