Magazine Cucina
Con che dolce potevo chiudere la serata langarola?
Ma con una torta di nocciole, of course!, realizzata con quelle IGP del Piemonte, varietà tonda gentile.
Il problema è stato combinare una ricetta che venisse secondo i miei ricordi, cioè una torta insolita, di cui se ne mangia giusto una fettina millimetrica perchè ha un potere molto saziante e saturante delle papille, ma non è stato facile... ho scartabellato tutti i ricettari, letto, ponderato, valutato.
Troppo burro, troppo zucchero, troppa farina, poche nocciole, lievito sì, lievito no.
Non c'era una ricetta uguale all'altra, e nessuna come quella che ricordavo, poichè quelle che acquisto in loco vantano il pregio di essere fatte senza farina.
Ci ho messo un po', alla fine ho deciso di recitare a soggetto, mi sono messa davanti gli ingredienti, un notes per segnarmi dosi e proporzioni e ne è uscita questa!
Chissà come viene mi son detta... con poco burro e zero farina, agli ospiti l'ardua sentenza.
Posso dirvi che man mano che cuoce si diffonde per casa l'aroma intenso e dolce delle nocciole... lo adoro, del resto il gelato di nocciole è il mio preferito! (MaxPa tappati il naso, questa ricetta non è per te, e infatti non sei della partita!)
L'ho accompagnata con una mousse al Moscato, visto che sono stata leggera... (ahhahhhh!), per cui niente vino che è già nella mousse, secondo me ci sta bene un bel caffè espresso, dal gusto morbido.
-ricetta-
300 g nocciole tonde gentili del Piemonte
250 g zucchero
3 uova
60 g burro
pizzichino di sale
Trito le nocciole in un robot (usando l'intermittenza) mescolando anche due cucchiai di zucchero, che aiuterà a non renderle una poltiglia oleosa.
Sciolgo il burro in una boule e lo lavoro con il resto dello zucchero, i tuorli e un pizzico di sale, aiutandomi con una frusta, poi aggiungo le nocciole e mescolo bene con una spatola.
Monto a neve gli albumi e poi li incorporo delicatamente al composto.
Verso il tutto in uno stampo molto ben imburrato e metto in forno caldo a 180° per 20', poi diminuisco la temperatura a 170° per altri 20', circa, basta fare attenzione a non bruciarla.
Consiglio a posteriori, cuocetela in uno stampo largo e basso, io ho cannato la scelta del mio e c'è voluta più di un'ora, senza contare che le fettine sarebbero state più dosabili se basse.
p.p.s.
è piaciuta moltissimo a tutti, così han detto... persino alla mia mamma, ospite straordinario ieri sera, dato che spegneva 80 candeline!
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