Torta fritta di Parma..."Quanti modi di fare e rifare"

Da Nuvoledifarina
©http://nuvoledifarina.blogspot.com.Da quando ho iniziato con il "Quanti modi di fare e rifare" ho avuto modo di conoscere persone meravigliose e di entrare nella loro cucina per conoscere piatti sfiziosi che raramente avevo sentito nominare. Questa volta siamo a Parma da Dauly che ci ha presentato una prelibatezza locale: la torta fritta; da Dauly ho appreso che come ci si siede in ristorante viene subito portato un cestino con torta fritta da sgranocchiare e che in genere si usa mangiarla con salumi e formaggi. Questa torta è una specie di piazza fritta che viene tagliata in triangolini, si prepara sulla base della pasta di pane e alcune sue variabili prevedono l'uso di patate lesse oppure uova nell'impasto. Io ho preparato la versione semplice con solo farina, acqua e lievito di birra. Ma adesso vi chiedo, come si direbbe in dialetto a Parma, tolèma do' fèti ad torta frita'? (prendiamo due fette di torta fritta?) (Grazie Dauly per aver scritto la frase in dialetto). Se la risposta è sì allora tutti in cucina a preparare:
Occorrono:
1 Kg di farina20 gr di lievito di birra20 gr di saleacqua q.b. (o latte)olio profondoSciogliamo il lievito di birra in poca acqua (o latte) tiepida e lasciamolo attivarsi per 10 minuti; disponiamo la farina a fontana e mettiamo esternamente il sale e all'interno il lievito e impastiamo velocemente. Lasciamo lievitare il panetto ottenuto per circa 1ora, poi spianiamo la pasta con il mattarello fino a ridurla ad un'altezza di 2-3 mm, tagliamo in rettangoli e da questi ricaviamo tanti triangoli.Una volta pronti, i triangoletti vanno fritti in olio e serviti con salumi. Io che ho provato questa bontà devo dire che sicuramente in casa mia sarà fatta e rifatta più volte.

Vi ricordo il prossimo appuntamento che è per il 6 dicembre nella cucina di Solema per cucinare un dolce di Natale bavarese: lo Stollen o Christollen


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