Torta invisibile alle mele

Da Ilafior

Girovagando su forum e blog francesi mi si sono imbattuta più volte in questa torta; è da parecchi anni che viene pubblicata questa ricetta, e più che le mele, che non amo moltissimo nei dolci, mi ha incuriosito il nome. Perché invisibile? Perché l’impasto non si percepisce, per un unico motivo; le mele, tagliate sottilissime, sono talmente tante che vengono semplicemente rivestite di un sottilissimo strato di impasto, anzi di pastella. Il risultato è un mix squisito e fondente, una via di mezzo tra un budino ed una torta, un genere flognarde, forse più conosciuto da tutti con il nome di clafoutis quando il ripieno contempla le ciliegie. Forse, anzi sicuramente questa torta è conosciuta anche qui, ma non essendo una grande appassionata di torte di mele, sicuramente mi è sfuggita. E’ molto buona, soprattutto tiepida, da sola o con un po’ di gelato alla vaniglia. Di ricette ce ne sono mille, con o senza burro, con zucchero semolato o di canna, con o senza fecola accanto alla farina. Ho fatto un impasto mio, tanto è semplicissimo, deve avere una consistenza semiliquida.
Ingredienti:
4 uova intere 150 g di zucchero semolato 1 bacca di vaniglia 2 cucchiai di brandy 120 ml di latte intero 50 g di burro 1 pizzico di sale 150 g di farina 00 Mezzo cucchiaino da caffè di lievito per dolci 850 g di mele pesate pulite (io ho usato le granny smith ) 3 cucchiai di zucchero di canna

Sbucciate le mele e tagliatele a spicchi sottilissimi. Con una frusta a mano sbattete le uova intere con lo zucchero, unite i semi della bacca di vaniglia, il sale, il brandy, il latte ed il burro fuso ed intiepidito. Unire la farina setacciata con il lievito, mescolate  e versate sulle mele tagliate. Aiutandovi con le mani mescolate in modo che tutte le fettine siano ricoperte dalla pastella. Versate il tutto in una tortiera imburrata ed infarinata da 28-30 cm di diametro, possibilmente con fondo removibile. Livellate il composto, cospargete con lo zucchero di canna ed infornate a 170°C per 60-70 minuti circa, eventualmente abbassando a fine cottura un poco la temperatura per evitare che la superficie si colorisca troppo. Verificate la cottura con uno stecchino.


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