Ci sono diverse versioni storiche sulla nascita del dulce de leche. La più famosa riguarda il caudillo argentino Juan Manuel de Rosas del XIX Secolo. La storia narra che in un pomeriggio d'inverno, a casa di de Rosas, la domestica stava preparando della lechada (una bevanda a base di latte e zucchero fatta bollire fino a caramellarsi simile al latte condensato) quando sentì bussare alla porta. Lasciò la lechada sul fornello e andò ad aprire; quando tornò in cucina, la lechada si era cotta fino a trasformarsi in una crema marrone: il dulce de leche.
Io l’ho assaggiato la prima volta a casa del mio ragazzo dove c’è spesso poiché suo padre è cresciuto fino ai 12 anni in Argentina. Ha un gusto particolare e io pur adorando i dolci credo che il dulce de leche vada usato in piccole quantità per non risultare stucchevole (ma io forse non faccio testo..per me anche la nutella è stucchevole da sola).
Inoltre avendolo assaggiato di varie marche posso dire che il gusto cambia eccome! Alcuni marchi lo fanno con un retrogusto amaro, altri lo fanno dolcissimo. E anche da una confezione all’altra di uno stesso marchio cambia sapore. Si sposa perfettamente col cioccolato fondente e col cocco. Il suo utilizzo più famoso e negli alfajores (http://www.cilieginasullatorta.it/2009/05/alfajores-de-maicena.html; http://www.marthastewart.com/recipe/alfajores e qui http://www.cookaround.com/yabbse1/showthread.php?t=22259&page=1 ) e vi posso assicurare che se li ricoprite di un sottilissimo strato di coccolato fondente saranno ancor più buoni ed equilibrati! In argentina li vendono già cosi e si differenziano dagli alfajores normali perché il biscotto è molto più sottile (alfajores-de-chocolate-con-dulce-de-leche.htm)
Stavolta l’ho usato in queste tortine per fare un cuore cremoso.
120 gr di farina
1/8 bustina lievito per dolci
¼ cucchiaino di bicarbonato
30 gr di zucchero
60 gr burro morbido
1 uovo
Succo di 1 limone o arancia
Latte al bisogno
Lavorare l’uovo con lo zucchero. Unire a poco a poco la farina setacciata col lievito e il bicarbonato e il burro leggermente fuso.
L’impasto deve risultare leggero ma sostenuto (come scrive Marica se prendete a cucchiaiate deve rimanere il buco ma assaggiandolo deve sciogliersi in bocca).
Quindi regolarsi sulla quantità di succo di limone e latte da aggiungere all’impasto. Io in genere ho bisogno di 2 cucchiai di latte tiepido e del succo di ½ limone.
Se come me non avete gli stampi da muffin, potete prendere gli stampini della cuki. Col pennello imburrateli con del burro fuso e poi spolverateli di farina battendoli bene per far cadere l’eccesso.
Fare raffreddare completamente e poi spolverizzare con zucchero a velo o farina di cocco o glassarsi con uno strato sottilissimo di cioccolato fondente. Io preferisco lasciarli nudi!
Nei prossimi post mi vedrete usare spesso il Dulce de leche perché me ne han portato un maxi vasetto dall’Argentina!