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Tortini morbidi di ricotta, per te

Da Pamirilla

9 Maggio. Tortini morbidi di ricotta, per te
Pensa che ti ripensa…la scelta non è facile. Capirai, già portare un dolce in dono a qualcuno, senza motivi speciali, non è impresa facile. Presentarmi con la mia scatolina ripiena di una qualche leccornia pensata perché colpisca le papille gustative ma sappia anche andare velocemente oltre : indovinare il desiderio più segreto di un cuore, capirne il momento ed arrivare proprio lì, dove è giusto che arrivi, lontano.
Impresa impegnativa, impresa alchemica.
Un dolce, poi, che addirittura vorrebbe parlare con lui, farsi sintesi d’Amore, volare alto, oltre quello che ci separa , beh, ……difficile....difficile.
Ma ci sono, ecco. Gli sarebbe piaciuto sì, lo so, gli sarebbe piaciuto. Una cosa semplice ma con un cuore segreto di magia. Lineare, sapiente, niente effetti speciali, niente sovrapposizioni di sapore, purezza, onestà e un cuore segreto di magia. Perfetto.
9 Maggio. Tortini morbidi di ricotta, per te
Ingredienti:
200g di farina
100g di burro
250g ricotta di pecora
200g di zucchero
2 uova
½ bustina di lievito
Granella di nocciole (facoltativa)

Pensa che ti ripensa ci sono cose difficili da spiegare e nello stesso tempo, se le vuoi dire, devi trovare il modo di far uscire parole dai recessi angoli scuri in cui si sono nascoste. Si potrebbe anche vivere con poche parole e spiegarsi benissimo, come faceva lui. Con gesti imprevedibili. Nascosti. Discreti. Sconcertanti. Immensi e semplici.
Setacciare la ricotta. Per forza ( già l’ho detto tante volte) cose noiose ma bisogna farle. Come quando devi studiare per poi sapere più cose di quante ne sapevi prima e dopo ti senti un po’ più alto. O come quando devi affrontare lavori pesanti, per una casa da rifare, per esempio, e allora sudare, sbuffare, ma poi, dopo, ti senti più smagliante e forte. O come quando devi alzarti troppo presto, incollarti cose pesanti, fare code, mostrare documenti rispondere a troppe formalità ma poi, dopo, sei in vacanza, sei in un posto nuovo e sorprendente e ne valeva la pena e ti senti più lungo e più elastico.
Setacciare la ricotta. Con il setaccio. Non è poi così terribile.
Il Tempo, lento, una cosa preziosa. Persino meglio che alzarsi una mattina e scoprire di non avere più la cellulite, tanto per dire.
Poi, montare le uova con lo zucchero, montarle bene finché non diventano chiare.
E certo, tanto te c’hai la planetaria, direte voi, che ti costa! Ma la devo regolare e posizionare e poi lavare e ….dai….. non mi fate buuuuuu. Tutto può costare fatica (specie alla pigrizia) e costa Tempo.9 Maggio. Tortini morbidi di ricotta, per te
Il Tempo.
Lento.
Io ce l’ho, uno dei regali che mi ha lasciato lui.
Montate bene le uova, sì? Allora va aggiunta poco a poco la farina con il lievito ed il burro fuso. Il burro, naturalmente lo avrete fuso con pazienza, no fritto sul fuoco, vero?
Poi bisogna incorporare la ricotta, a mano e con la paletta. A mano, sì, non è che nella vita è sempre tutto facile e planetaria. . Ma la fatica si può amare, si può imparare ad amarla, potrebbe addirittura diventare una delle cose più amate della vostra vita. Una cosa che mi ha insegnato lui, senza spiegarmela veramente. Perché non è che usasse molte parole, ma si spiegava benissimo.
L’impasto che avrete ottenuto è piuttosto sodo, compatto.
Si potrebbe farne un cake o dei tortini. Tortini. Passo un po’ di burro sul fondo e sulle pareti e spolvero con dello zucchero, invece che farina, perché è una cosa golosa, un dettaglio, una di quelle cose piccole, piccole, che poteva non esserci ma quando c’è si trasforma in una gioia gigante. Come quando pensavi sarebbe piovuto invece è uscito il sole.
Essere solo una bambina non ti salva dall’essere triste , qualche volta, ma la mano di tuo padre che ti porta verso una giornata diversa e speciale ti salva da questo e anche da altro, che non sapevi.
Essere una donna indipendente e forte non sempre ti salva dal sentirti fuori strada ma tuo padre che ti dice “Mi fido ti te” sì.
Sono dei bei regali, no?
Sapere che tutto cambia, in meglio, in peggio, che cambia sempre ma questo non importa veramente alle tue salde radici. Un bel regalo anche questo, un po’ più impegnativo, apparentemente difficile da capire e da utilizzare. Specie quando invece che cambiamenti ti trovi davanti precipizi.
Livello bene l’impasto e sopra spolvero un po’ di granella di nocciole e ancora un poco di zucchero.
E poi si può infornare: a 180° per una mezz’ora circa.
Aspettare.
Aspettare. Aspettare insieme, dopo aver camminato insieme e pianto ognuno per conto suo. Aspettare insieme quel momento. Che arriva e lui va via e io resto. Con i regali che mi ha fatto e quelle poche parole e i molti gesti. Gesti buffi, discreti, sorprendenti.
Questi tortini sono buonissimi, chiaro che sì.
Hanno un cuore segreto di magia, ho detto all’inizio, e voi pensavate ad un ripieno. Confessate!
9 Maggio. Tortini morbidi di ricotta, per teIngenui. Davvero pensate il cuore una cosa così scontata? Fateli, fate questo dolce. Poi chiudete gli occhi e date un morso. Se non rimarrete sconcertati dalla consistenza quasi cremosa, dal suo cuore morbido, se non proverete immediatamente conforto, comprensione, coraggio e fiducia allora siete fatti di tek.
Oppure dovete fare più pratica in cucina. Perciò ripetete, tutto da capo: setacciare la ricotta, montare le uova…….
9 Maggio. Tortini morbidi di ricotta, per te 9 Maggio. Tortini morbidi di ricotta, per te
9 maggio è una data, solo un data. Non vuol dire niente. Non il giorno dei ricordi, comunque.
Solo fare qualcosa per lui, per noi. Un noi che c’è ancora e io qua, con tutti i miei regali preziosi a fare un po’ d’ordine, riguardarli e sapere che mi sorride, ancora, per sempre.
Ecco guarda: il coraggio dentro ognuno di quegli ultimi passi, il sole nel suo sorriso timido e quella foto ricordo mai scattata di noi due, nei giardini davanti all’ospedale. Andando via ci siamo fermati sotto un albero esploso di primavera e fiori bianchi, con il naso per aria, commossi e stupiti per niente.
Quella bellezza dirompente, potente, profumata, faceva finta di essere una cosa da niente, una banalità, ma noi non ci siamo cascati, noi ci siamo fermati ad ammirarla.
L’ultimo, il regalo più grande di tutti: il Mistero di una cosa troppo grande per me, racchiusa in un sospiro e lasciata nelle mie mani, prima di andar via. Quel 9 maggio là, che non fa più male.
“Non fa più male” è un regalino, un altro ancora, lasciato con distrazione, un dettaglio….come una spolverata di zucchero nascosta sotto uno stampino per tortini. Una cosa che mi ha lasciato così, come nulla fosse.
Il sole è spalmato ovunque.
Il suo sorriso è rimasto appeso in angolo, in attesa, come un cappello dimenticato.

9 Maggio. Tortini morbidi di ricotta, per te

     

9 Maggio. Tortini morbidi di ricotta, per te

Nota alle foto: per motivi puramente estetici e fotografici i tortini ivi rappresentanti hanno un top di pasta di zucchero invece che la granella di nocciola.
Potete criticare quanto vi pare purché accludiate le foto che secondo voi avrei dovuto fare se le avessi sapute fare e che voi siete riusciti a fare alla faccia mia!!!


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