Questi tortini al mandarino non so bene come chiamarli. Non so che nome dare alla ricetta, quindi, fate un pò voi.
Sono un'invenzione del momento, frutto della necessità di recuperare una glassa non riuscita. Sì, lo so, c'è da ridere: volevo fare una glassa al mandarino ma ho sbagliato le dosi dello zucchero. E quindi mi sono ritrovata con un impasto fatto con albume, zucchero a velo, succo di mandarino. Che farne?
Ho aggiunto farina, lievito e burro, ed un pizzico di scorza grattuggiata, poi ho infornato negli stampini, ed ho aspettato. Pazientemente. Senza sapere cosa sarebbe uscito dal forno.
"Che cucini?" ha detto Zenzero alzandosi dal letto.
"non ne ho idea" gli ho risposto, "quando escono glielo chiediamo".
Quindi, se qualcuno di voi sapesse dirmi a cosa somigliano questi tortini, per favore, scrivetemelo, in modo da dare il titolo corretto alla ricetta.
Nel frattempo noi ce li mangiamo.
Un'altra cosa: tutto questo per comunicarvi il tono gaio con cui scrivo oggi. I'm very Happy!
Da giorni aspettavo di scrivere questo post, ma ho dovuto aspettare, per vari motivi.
E finalmente posso fare la comunicazione ufficiale.
L'ho fatto: una piccola follia, che mi ha reso terribilmente felice.
La scorsa settimana sono uscita "solo per dare un'occhiata", perché da tempo avevo il fortissimo desiderio di cambiare il mio servizio di piatti giornaliero, che mi aveva tremendamente stufato, con uno NUOVO e BIANCO: bianco per le foto, bianco per tutti i colori delle mie tovaglie rimaste per anni nel cassetto perché facevano a pugni coi piatti, bianco per non stancarti mai e permetterti di sbizzarrirti negli abbinamenti, bianco per poter comprare accessori che possano star bene senza preoccuparsi della tonalità di colore.
Se siete in procinto di metter su casa, scegliete bene il vostro servizio di piatti, perché se non avete l'abitudine di cambiare spesso le vostre cose, vi accompagnerà per molto molto tempo!
E dunque, dicevo, ero andata solo per dare un'occhiata, e caso ha voluto che incontrassi proprio il servizio che avevo da tanto tempo sognato, sfogliando i cataloghi. Si chiama Tognana Vecchia Vienna, e per me è una nuvola. E' bellissimo.
Non avevo intenzione di spendere così tanto, e se fossi stata sola non lo avrei comprato, forse avrei rinunciato, comprando qualcosa di più semplice, più economico, ma anche meno desiderato. E invece con me c'era Zenzero, che in queste cose fa quello che spende con meno preoccupazioni, e che mi ha ricordato che un servizio di piatti dura per tanto tempo.
Lo abbiamo impacchettato e ce lo siamo portati a casa. Da oggi in poi lo vedrete anche voi, nelle mie nuove foto, e sono certa che saranno molto più belle!
Grazie Zenzero. Ora, e per gli anni a venire.
Tornando alla ricetta... anche questa mi ha fatto divertire molto. Oggi queste due cose mi rendono proprio di buonumore. Basta poco.
Per 4 tortini:
- 1 albume
- 3 cucchiai rasi di farina
- un pezzetto di burro fuso (1 cucchiaino a freddo)
- 3 cucchiai di succo di mandarino + una scorzetta grattuggiata
- 2 cucchiai colmi di zucchero a velo vanigliato
- mezza bustina di lievito
Montare l'albume a neve insieme allo zucchero a velo e al succo di mandarino.
Amalgamare gli altri ingredienti, ed unirli insieme.
Versare in stampini indivuduali molto imburrati.
Infornare a 175° per 20 minuti o poco meno.
P.S. Zenzero, dopo aver visto queste ultime due foto, ha soprannominato il tortino nutelloso "l'Alieno". Per la forma di blob-multibraccia che ha assaltato il tortino.
Però, nonostante il suo acuto sarcasmo, vi assicuro che il sapore è gradevole. Lo ha ammesso anche lui, che proprio "simpatico" con me non è.