Già vedo mia mamma aggrottare le sopracciglia e chiedere: “questa è una pita?”Perché per lei una pita è sinonimo di pasta fillo con un ripieno.
Ripieno di qualsiasi tipo; ma la fillo e la condizione sine qua non perché una preparazione possa definirsi pita.
Io non ho molti schemi fissi. Tanto meno in cucina. E questa pita è facile, veloce e buona.
Chiamatela come volete. Il risultato resta il medesimo.
Qualcuno conosce Tinos? Da lì arriva questa pita.E’ un’isola cicladica, bella come tutte le Cicladi.
Ma ha una particolarità che la contraddistingue.
E’ ,come dire, la Lourdes greca. Per rendere l’idea. Migliaia di persone si recano al santuario di Panaghia Evanghelistria, (Madonna dell’annunciazione), sito nel punto dove si trovò un’icona all’inizio del XIV secolo, e da allora venerata e meta di pellegrinaggio religioso.
E’ probabilmente poco conosciuta per il resto, che comunque è bello.
Ingredienti:- 1 kg di patate
- 2 uova leggermente sbattute
- 5 cucchiai di olio evo + 1 per la teglia
- 1 cipolla media tagliata a filetti
- 100 gr. di grana grattugiato
- 100 gr di feta
- un pizzico abbondate di origano secco
- prezzemolo tritato
- 50 gr. di latte
- sale
- pepe nero
Procedimento:
Lessiamo le patate, le sbucciamo e le schiacciamo con una forchetta.
Facciamo appassire nell’olio la cipolla, uniamo il resto degli ingredienti e facciamo insaporire.
Versiamo il preparato in una teglia di circa 23 cm di diametro, inforniamo a forno preriscaldato e cuociamo a 180 gradi per circa 1 ora.