”La Tortionata , come tanti altri dolci della tradizione lodigiana, trae le sue origini dalla ricchezza di burro e formaggi, mandorle e frutta che la generosa terra contadina offre in abbondanza.
La Tortionata pare addirittura che vanti origini medioevali ed è il dolce che più caratterizza il territorio lodigiano; viene infatti descritta nelle specialità lombarde come dolce tipico lodigiano.
E’ una torta di mandorle : la sua ricetta è stata codificata nel 1855 dal pasticcere lodigiano Alessandro Tacchinardi ma presumibilmente risale al tardo medioevo avendo le caratteristiche tipiche dei dolci dell’epoca: forma tonda, presenza di mandorle, mancanza di lievito, mantenendola bassa, morbida nonostante sia una torta secca e scarsità di uova, gli ingredienti venivano legati con il miele.
Di certo è che questa torta era già nota già dai primi del ’800, grazie a Carlo Tacchinardi, capostipite della famiglia di offellieri (l’offella era una focaccia dolce). La tradizione è portata avanti dai figli di Carlo, Giovanni e Gaetano, e poi dal figlio di quest’ultimo Alessandro, a cui, secondo la tradizione popolare, si deve il nome Tortionata. Alessandro l’avrebbe chiamata così perchè era la torta di quando io sono nato, ovvero torta io nata
un’altra versione è da attribuire al nome tortijon, fil di ferro attorcigliato, al quale la torta veniva equiparata per la difficoltà ad essere tagliata a fette: inevitabilmente si rompe a pezzi.
Dopo la morte di Gaetano, l’ultimo discendente dei Tacchinardi, che cedette l’attività nel 1955 per raggiunti limiti d’età, la tradizione della Tortionata è proseguita.”
Oggi è ancora prodotta esattamente come ai vecchi tempi da.
- offelleria Tacchinardi di Cornegliano Laudense – Lo
- Pasticceria Mazzucchi di Lodivecchio -Lo, seguendo gelosamente i segreti imparati da Gaetano Tacchinardi (il fondatore Luigi Mazzucchi, allora quattordicenne, fu accolto nella bottega dei Tacchinardi per imparare il mestiere.)
La Torta di Lodi ( nome con cui viene venduta in altre pasticcerie di Lodi), è servita con una spolverata di zucchero a velo accompagnata da moscato o malvasia, crema pasticcera o panna fresca.
ancora ai nostri tempi è un dolce molto apprezzato e i lodigiani non dimenticano di portarla sulla propria tavola o di portarla in dono nelle loro visite ad amici o parenti.
(fonte: ”a tavola nel lodigiano ” di A.Stroppa- ed. Franco Angeli)
ora la prepariamo assieme
ingredienti:
- 300 gr di farina 00
- 150 gr di burro
- 150 gr di zucchero semolato
- 150 gr di mandorle tostate pelate
- 1 tuorlo d’uovo
- scorza di limone
- zucchero a velo
usare la tortiera diam. 26 in quanto deve risultare di altezza non superiore ai 2/2.5 cm
preriscaldare il forno a 120°
tritare grossolanamente le mandorle già spellate e passatele in forno per una tostatura veloce
sciogliere il burro e versarlo nella boule contenente la farina, lo zucchero, le mandorle , lo zucchero e il tuorlo d’uovo. unire per ultimo la scorza del limone grattugiata
lavorare con le mani per amalgamare il tutto.
l’impasto non sarà assolutamente compatto
trasferire il tutto nella tortiera imburrata o ricoperta con carta da forno (meglio)
compattare con le mani.
tracciare delle linee di decoro con una forchetta
cuocere a 120/130° per circa 1 ora e comunque fino a che la torta non risulti dorata.
lasciare raffreddare e cospargere di zucchero a veloIMPORTANTE: la Tortionata non si taglia.. si spezza con le mani perchè è croccante .