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Tosca amore disperato... (1)

Creato il 10 settembre 2010 da Barono
Tosca amore disperato... è una CAGATA PAZZESCA...
Finalmente sono riuscito a vedere il celeberrimo spettacolo che Lucio Dalla ha tratto dal Maestro Lucchese; Sinceramente dall'autore d'una bella canzone come Caruso mi aspettavo MOLTO, e senza giri di parole, devo dir subito che Il mio parere è estremamente negativo.
Il tentativo (fallito) di voler arricchire il testo di qualche rima messa meno a caso che in Panella non basta a fare di questo spettacolo qualcosa di appena decente.
Mi fa veramente una gran rabbia vedere tante risorse, tanti bravi artisti, ballerini,scenografi, costumisti e SOLDI, sprecati per una tale operazione che definirei puro TERRORISMO CULTURALE!
Mi chiedo come facciano tutti coloro che vi lavorano, e che presumibilmente hanno esperienza di teatro, a non rendersi conto dell'orrore che sono questi spettacoli moderni tanto osannati.
Cio' che ho visto è uno spettacolo sconclusionato dove, per lo spettatore che non conosca già la trama dell'opera Pucciniana, è impossibile raccapezzarsi perché non vengono date informazioni necessarie alla trama , ed a quelle poche informazioni che vengono dette, non viene dato il giusto risalto, sepolte in mezzo a un mare di frasi inutili impregnate di retorica spicciola e figure retoriche improbabili (i classici discorsi che "sembrano voler dire qualcosa di profondo, ma in realtà non hanno senso"; drammaturgicamente poi siamo ai livelli della recita scolastica delle materne!
Scusate lo sfogo, ma vediamo di mettere un po' d'ordine
Per poter ben comprendere la bellezza di Tosca, credo sia necessario partire da un'analisi dell'opera teatrale da cui è tratta.
Rispetto al dramma di Puccini, l' originale di Sardou era un po' piu' corposo:
L'Atto I - Sant'Angelo - Piu' o meno come in Puccini. Scarpia trova il ventaglio e lo prende con se (manca la parte in cui lui fa ingelosire Tosca).
L'atto II, Palazzo Farnese - Concerto di Tosca davanti alla regina d'Austria(?) per festeggiare la notizia (falsa) sconfitta di Napoleone a Marengo (che un araldo interromperà per annunciare che le truppe di Melas in realtà sono sconfitte).
Durante l'atto Scarpia mostra a Tosca il ventaglio trovato in sant'andrea, perché la donna, in preda alla gelosia, lo conduca dove si trova Cavaradossi.
L'atto III alla Villa, in cui Cavaradossi viene torturato, mentre Scarpia interroga Tosca perché riveli il nascondiglio di Angelotti.
L'Atto IV - Una Sala di Castel Sant'Angelo - Scarpia offre a Tosca la possibilità di salvare l'amante (facendo caricare i fucili a salve) a patto che ella si conceda lui. Assassinio di Scarpia.
L'Atto V - San'tangelo - Esecuzione di Cavaradossi - Suicidio di Tosca.
Come potete vedere, l'operazione di "compressione" effettuata dai due librettisti di Puccini nello stendere il libretto d'opera, ha dello straordinario, riuscendo addirittura a far guadagnare in ritmo l'Opera:
La Cantata avviene fuori scena, così come la tortura di Cavaradossi in contemporanea con l'interrogatorio e l'uccisione di scarpia.
L'uccisione di Angelotti e l' "atto" della villa viene solo raccontato.
Purtroppo, pur durando QUASI lo stesso tempo dell'Opera Pucciniana, la "Cosa" di Dalla non regge il confronto.
LA METRICA
Tutti i dialoghi sono all'insegna dell' inutile e del FIACCO; uno dei motivi, a mio parere, è l'assoluta mancanza di VERSI.
Così come una musica piacevole segue le regole dell'armonia (certo, si puo' anche non seguirle, ma l'autore deve sapere esattamente cosa sta facendo), così anche i dialoghi in un testo musicale debbono seguire una metrica, altrimenti si rischia di scrivere flussi di mugolii incomprensibili, alternati da qualche parola che dovrebbe ricordare una rima, ma capita nel posto sbagliato.
Mi stupisce che in un paese di santi e di poeti, nessuno abbia ancora capito l'importanza di seguire un metro nel "recitar cantando":
Versificare delle battute non è poi un'operazione così difficile, non serve essere grandi poeti...
Una volta c'era la figura del librettista, generalmente un poeta mediocre, bravo artigiano e cesellatore di rime....
Oggi si ha l'idea, sbagliata, che i versi siano cose "barocche" e passate, cio' non è necessariamente vero; per il teatro musicale sono ESSENZIALI ( ecco qual'è la differenza fondamentale che si sente ascoltando un musical anglo o francofono e un musical italiano).
Sarebbe come che per illustrare Pinocchio o il Piccolo principe ci avvalessimo dei quadri astratti di kandinsky o Mirò... potranno anche aver valore artistico, ma non assolvono la funzione di illustrare un racconto, di aiutare l'immaginazione.
A titolo d'esempio, prendiamo questo brano dal primo atto:
Spoletta:
Ave Maria, gràtia plena,
Dòminus tècum, benedìcta tu in mulièribus,
et benedìctus fructus vèntris tui, Iesus.
Gloria Pàtri, et Fìlio, et Spìritui Sancto…
Cavaradossi
Chi sei? Cosa fai?
Spoletta
Sono l’aiuto sacrestano
Cavaradossi
E allora?
Spoletta
Scusate cavaliere volevo fare piano!
Cavaradossi
Ma non stai facendo piano!
Spoletta
Non volevo disturbare Volevo solo pulire!
Cavaradossi
Ma non stai facendo piano!
Spoletta
Ringraziamo il Signore
Cavaradossi
Sia lodato
Spoletta
Per la sconfitta di Napoleone
Cavaradossi
Quando è stato?
Spoletta
Con una celebrazione
Ora, per gioco, tentiamo di immaginare come potrebbe suonare scritto in versi "regolari", cercando di riprende i concetti espressi da Dalla:
Spoletta:
Ave Maria, gràtia plena,
Dòminus tècum, benedìcta tu in mulièribus,
et benedìctus fructus vèntris tui, Jesus.
Gloria Pàtri, et Fìlio, et Spìritui Sancto…
Cavaradossi
Che succede? Alla malora!
Zitti là, santa pazienza,
c'è qualcuno che lavora!
Spoletta
Perdonate l'isolenza
intendevo fare piano,
Cavaradossi
Non sembrava all'apparenza,
giudicando dal baccano!
dì, sei nuovo?
Spol
____________ Sì, eccellenza,
son l'aiuto sacerstano.
Mi hanno dato l'incombenza
di allestire chiesa e altare:
E' prevista una funzione
straordinaria
Cav.
____________Perché?
Spol.

____________________pare
che oramai Napoleone
sia spacciato, finalmente,
E così per ringraziare
Cristo Dio l'onnipotente,
nelle chiese lo si osanna
con una celebrazione...
Oltre a dare maggiore orecchiabilità al testo, grazie alla sua regolarità lo rende più comprensibile, inoltre la possibilità di utilizzare i "mezzi versi" conferisce ritmo al dialogo.
ERRORI DI DRAMMATURGIA
Dopo i testi, la cosa che ritengo più fastidiosa della Tosca di Dalla sono i diversi "errori" a livello di costruzione:
1) Perché far travestire Spoletta la spia da Sacrestano....quando poi all' incontro di Angelotti e Cavaradossi NON ASSISTE?!?!!?!? A che serve?!
2)Nella scena del corteggiamento di Tosca in chiesa Scarpia ha in mano un ventaglio, che non si capisce come ci sia finito, dato che Angelotti NON SI deve più TRAVESTIRE da donna, come nell'opera pucciniana (o almeno non è specificato);
perdipiù Scarpia si diverte soltanto a tenerlo in mano, senza usarlo come prova del tradimento di Cavaradossi per suscitare la gelosia di Tosca; la gelosia che prova Tosca, in assenza di una prova tangibile del tradimento (che in puccini è il Ventaglio), appare decisamente eccessiva... Senza contare che ella NON FA NESSUN ACCENNO ALLA VILLA DI MARIO...ma Scarpia ad un certo punto dal nulla esclama: "Spoletta, alla villa di campagna presto!
Galoppano le ore...." come lo sapeva?? Se aveva tanta fretta non poteva andarci subito?
Sinceramente, errori del genere sono perdonabili in una recita scolastica, non in uno spettacolo dove ti chiedono fior di euro per una poltrona!
Segue...(se ho voglia)

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