Un documentario sulla vita del dissoluto artista post-impressionista Toulouse Lautrec, in onda in esclusiva su Sky Arte. Respinto dalla famiglia, per il suo stile di vita sopra le righe, si appassionò alla poesia e alla vita del quartiere di Pigalle. In compagnia di prostitute e dell’assenzio, resterà per sempre un’icona bohémien. Una firma impressionista che oggi vale milioni. In un modo unico ha infuso nelle sue tele la follia che soffiava a Montmartre alla fine del diciannovesimo secolo. La memoria collettiva si è appropriata delle sue ballerine, del borghese, delle prostitute, rendendo Toulouse Lautrec il pittore dei bordelli e dei cabaret. Straordinario successo che gli venne riconosciuto solo dopo la morte.
Trascorre l’infanzia ad Averyon, 700 km da Parigi, tra battute di caccia del padre e la complicità della madre che hanno ispirato il suo genio precoce. E se dal padre ereditò gli oc
Discendente di una nobile ed antichissima famiglia francese, la sua vita fu segnata, a quattordici anni, da due cadute da cavallo che gli procurarono delle fratture ad entrambe le ginocchia. In seguito le sue gambe non crebbero al pari del resto del corpo, rendendolo deforme come un nano. Si fermò all’altezza di 1 metro e 53 centimetri. Pur deriso dal mondo degli adulti, conserverà uno sguardo giocoso e un acuto senso dell’ironia che esprimerà molto bene nella sua pittura. Trasferitosi a Parigi a soli 19 anni entra in contatto con l’atmosfera del quartire di Montmartre, dei cafè concerto, dei cabaret, delle sale da ballo e dei bordelli. All’epoca Montmartre è divisa in due parti, la bassa e l’alta. Un luna park permanente divide le due zone, persone eleganti, ricche e famose si trovano nella parte bassa, mentre l’altra è per gli artisti e i pittori che aspirano alla celebrità. All’ombra delle pale del Moulin Rouge scoppia nel 1889 la voglia di divertirsi, in questo universo di ballerine e prostitute egli svolse la sua arte, prendendo da lì la propria 
Montmartre era il luogo dove si ritrovavano tutti gli artisti, il vino era meno caro, è l’età d’oro del quartiere che ospiterà una nuova generazione di artisti che si inserirà nella generazione degli impresionisti (1870/1875) e in quella dei cubisti (1905/1910), nel passaggio verso l’immagine bidimensionale i manifesti diventano un potente mezzo di espressione, che Toulouse esplorerà appieno e che gli permetterà di sviluppare modi innovativi di rappresentazione, fondamentali per il diciannovesimo secolo. Nei cabaret e nei caffè, luoghi anche di esposizione e vendita, tra scherzi e insulti, canti, balli e spettacoli, trova la fonte di ispirazione primaria per la sua creatività. Atmosfere che gli permettono di trovare soggetti, modelle da ritrarre e attimi di vita da schizzare.
È soprattutto un grande disegnatore, riuscirà a portare la sua arte su un piano che era sconosciuto agli altri pittori impressionisti: quello della linea funzionale. Egli con la linea coglie con precisione espressionistica le forme, i corpi e lo spazio. Non solo. Anche le superfici vengono tutte intessute di linee che si organizzano a formare suggestivi intrecci. Appassionato dalla natura umana non fa ritratti sociali, non riporta su tela gli aspetti esteriori, ritrae la verità interiore dei suoi modelli. Il suo tratto può far pensare alla caricatura, in realtà va al di là della maschera sociale entra nella profondità dell”interiorità dell’essere. Questa sua capacità di deformare la linea con grande capacità espressionistica rese la sua opera pittorica densa di suggestioni per i movimenti pittorici successivi. Soprattutto l’espressionismo prese ispirazione da Toulouse-Lautrec ma anche la successiva cultura figurativa liberty che fece della linea la sua principale matrice figurativa. Ed al liberty Toulouse-Lautrec fornì anche un nuovo ambito di applicazione: quello del manifesto d’autore. Egli, infatti, fu il primo pi







