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Tra identità e politica estera. La nuova Russia di Putin

Creato il 12 settembre 2014 da Bloglobal @bloglobal_opi

Russia-Putin-identità-politica estera

di Oleksiy Bondarenko

Tra identità e politica estera-La nuova Russia di Putin
La postura internazionale della Federazione Russa è diventata, negli ultimi mesi, argomento più che discusso e analizzato, ma la sua proiezione esterna e il delicato equilibrio – in continuo mutamento – tra Mosca, Bruxelles e Washington spiegano solo in parte alcuni cambiamenti nella condotta politica del Cremlino degli ultimi anni, culminati con un coinvolgimento più o meno diretto nella crisi ucraina.

Come evidenzia Gideon Rose nel suo famoso lavoro “Neoclassical Realism and Theories of Foreign Policy” il potere relativo che uno Stato possiede (variabile indipendente), dove per potere s’intende la capacità o le risorse con le quali un soggetto può influenzare il comportamento di un altro, ha l’effetto di modellare le ambizioni della sua politica estera, ambizioni che però sono tradotte in azione da quelle che il politologo americano definisce come “variabile di unità”.

Proprio il Realismo Neoclassico coniato da Rose, nel tentativo di costruire una vera e propria teoria di politica estera, pur non trascurando l’incidenza dell’Anarchia sistemica e dell’Equilibrio di Potenza, che rimane la struttura portante della sua idea, pone un interessante accento sulle variabili intervenenti (o interne) e sulla loro capacità di modellare, in una certa misura, l’azione degli Stati nell’ambiente internazionale (variabile dipendente). Come sottolineano Steven Lobell, Norrin Ripsman e Jeffrey W. Taliaferro, in una più recente rielaborazione dei concetti di Rose, il Realismo Neoclassico «usa variabili interne per comprendere le risposte» degli Stati «alle costrizioni provocate dall’interazione con il sistema internazionale (costrizioni sistemiche)». Il comportamento degli Stati sulla grande scacchiera della politica mondiale non è quindi solo una reazione agli eventi esterni, ma piuttosto la sintesi della complessa interazione di quest’ultimi con circostanze, elementi ed attori nazionali.

Tatiana Romanova, ad esempio, in uno studio sull’applicazione dei concetti di Rose alla Russia contemporanea, mette in evidenza come «l’influenza di certi fattori politici interni possa aumentare se messi sotto una certa pressione dal sistema globale e dalla globalizzazione». La competizione tra gli Stati non si sviluppa, infatti, solo tramite l’hard power, ma anche nella sfera economica e in quella ideologica che rientrano nel dominio del soft power. La capacità di azione, quindi, viene determinata anche dalla «qualità delle relazioni tra il potere esecutivo, la società civile e la comunità economica nazionale».

Secondo il modello del Realismo Neoclassico, in ultimo, perlomeno due fattori (filtri) determinano l’interrelazione tra le tre variabili. In primo luogo appare molto importante la percezione dei decision-makers e la quantità e qualità delle informazioni a loro disposizione. In secondo luogo, un altro elemento che influisce sul comportamento in politica estera è rappresentato dalla forza dell’apparato statale (esecutivo) e dalla sua relazione con la società. Definito anche come “potere politico nazionale” da Thomas J. Christensen, questo fattore determina la capacità di estrazione delle risorse domestiche per far fronte a determinate pressioni sistemiche in un determinato momento.

Lungi dall’essere l’unico strumento per spiegare il comportamento degli Stati, il Realismo Neoclassico offre altresì alcuni spunti interessanti per poter spiegare l’azione in politica estera in determinate circostanze e le diversità di comportamento di attori con potere relativo simile. Prendendo come spunto alcuni assunti elaborati da Gideon Rose, è possibile dare la giusta importanza alla sempre più complessa interazione tra Stato e società all’interno della Federazione Russa e all’influenza che alcuni cambiamenti in queste sfere possono avere sull’azione in politica estera del Cremlino.

Scarica gratuitamente il Research Paper N°23/settembre 2014: ”Tra identità e politica estera. La nuova Russia di Putin“

Photo credits: Courtesy Reuters

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